“Dal Vangelo secondo la ‘ndrangheta”: l’avvincente romanzo dello scrittore calabrese Vincenzo De Angelis

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È di Brancaleone (RC), Vincenzo De Angelis, autore del suo ultimo romanzo-inchiesta “Dal Vangelo secondo la ‘ndrangheta”: un’opera incentrata sulla descrizione della “Onorata Società” calabrese ai tempi del Novecento

dal vangelo secondo la 'ndranghetaUn romanzo-inchiesta “snello”, scorrevole, piacevole alla lettura. “Dal Vangelo secondo la ‘ndrangheta – Un antico delitto”, di Vincenzo De Angelis, descrive per filo e per segno l’ “Onorata Società” calabrese ai tempi del Novecento.

Gli anni passano, pagina dopo pagina, con un innesto significativo da cui prende l’avvio la storia: “alle luci dell’alba, in una strada di campagna, la bracciante agricola Michelina trova il corpo di un giovane massacrato con quarantaquattro coltellate. Scoprirà subito essere il cadavere di Guglielmo Iozzo, un giovane di Bruzzano, suo promesso” .

E proprio nel piccolo paese della provincia di Reggio Calabria, è ambientata l’intera storia; una storia fatta di omertà, di “regole sacre”, di leggende. Una storia che vede da un lato un maresciallo dei Carabinieri, Lo Presti, impersonificare in toto gli ideali di lealtà, giustizia, legalità, e dall’altro gli “uomini d’onore” del paese, capeggiati da don Ciccillo, portare avanti antichi “riti”, fatti di sguardi, ammiccamenti, atteggiamenti tipici della malavita.

Da un omicidio avvenuto in un paesino all’apparenza tranquillo, si snoda tutta la descrizione: passano gli anni, i tempi cambiano. Dalla prima alla seconda guerra mondiale; il duro dopoguerra; le forti ideologie dell’epoca; le tradizioni popolari calabresi ricordate in un’ottica del tutto inerente al tema del romanzo.

“Mastro Fortunato, ci raccontante la storia di Osso, Mastrosso e Carcagnosso?”

“Ve la racconto con grande piacere”

Tutti i ragazzi erano ansiosi, eccitati.

Questi sono solo alcuni passi del libro: una leggenda trasmessa ai bambini del paese, che vedono nei tre cavalieri spagnoli degli eroi. A questi tre uomini si riconduce l’origine della ‘ndrangheta. Per vendicare l’onore della sorella, uccidono un uomo: dopo molti anni passati nelle grotte dell’isola di Favignana, istituiscono il codice della “società”, dividendosi, ciascuno, in Sicilia, in Calabria ed in Campania, da dove, poi, nasceranno le future organizzazioni mafiose italiane.

Una storia sulla mafia, dunque, sull’omertà, sulla menzogna, ma anche sulla Legge, che con forza vuole contrastare le ingiustizie. Una per una, nel racconto, vengono sviscerate tutte le regole su cui si basa la ‘ndrangheta, ed i mutamenti che essa ha subito negli anni. Attraverso la storia di un giovane rimasto vittima di un sanguinario omicidio, viene ricostruito, soprattutto sotto l’aspetto culturale, il mondo della ‘ndrangheta ai tempi del Novecento. Una ricostruzione che farà riflettere il lettore, a cui viene lasciato il compito di capire, di giungere alla verità delle cose.

L’AUTORE: Vincenzo De Angelis nasce a Brancaleone il 2 agosto del 1958; medico, scrittore e poeta. Vive a Brancaleone (RC) dove svolge la professione di medico di medicina generale. Da sempre appassionato di storia regionale, è membro della Deputazione Storia Patria per la Calabria. Ha già pubblicato: Brancaleone tra cronaca e storia; La poesia di Vincenzo De Angelis, pioniere del socialismo in Calabria; Il sole nel buio; Mondo antico a Brancaleone; Sfantasiandu con il dialetto.

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