Unioni Civili: scontro tra Pd e Chiesa

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Unioni Civili, Scalfarotto: “Va ricordato a Bagnasco che già nel 2010 la Corte costituzionale ha sottolineato che non è sufficiente riconoscere i diritti individuali ai conviventi, ma ha stabilito che i diritti delle coppie omosessuali, che sono formazioni sociali riconosciute”

“Bagnasco è oggettivamente fuori dal tempo, la sua riflessione non tiene conto della realtà e si scontra con l’evidenza dei più grandi paesi e dei più prestigiosi ordinamenti giuridici nel mondo, com Gran Bretagna, Francia, Spagna, Stati Uniti d’America”. Lo dice all’Adnkronos il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e alle Riforme, Ivan Scalfarotto, replicando al presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, sulle unioni civili. “Tutto quello che sta succedendo nella parte più avanzata del mondo -avverte Scalfarotto- contrasta con quanto succede in Italia. Bagnasco, quindi, è oggettivamente fuori dal tempo e vuole lasciarci in compagnia di quei paesi che non rispettano i diritti umani. Infatti, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia, precisando che la nostra realtà, in assenza di un riconoscimento delle coppie omosessuali, costituisce una violazione dei diritti dell’uomo”. “Chiedo, quindi, a Bagnasco se lui trova compatibile con il rango che l’Italia ha all’interno della comunità internazionale il fatto che il nostro Paese sia condannato perché all’interno del suo ordinamento giuridico si consuma una violazione dei diritti umani”, sottolinea ancora l’esponente del Pd. Scalfarotto ci tiene a farsi sentire anche sul tema dei diritti individuali dei singoli conviventi: ”Va ricordato a Bagnasco che già nel 2010 la Corte costituzionale ha sottolineato che non è sufficiente riconoscere i diritti individuali ai conviventi, ma ha stabilito che i diritti delle coppie omosessuali, che sono formazioni sociali riconosciute e protette dall’articolo 2 della Carta fondamentale, devono essere equiparati a quelle delle coppie eterosessuali sposate. E la Corte ha espresso un monito al Parlamento a legiferare ‘con estrema sollecitudine‘ -dice testualmente- in tal senso”. Per questo, avverte Scalfarotto, “la politica, con tutto il rispetto per le opinioni del cardinale Bagnasco, deve quanto prima legiferare in materia, per evitare, che sia un giudice italiano o internazionale a risolvere la questione, dando così un ulteriore colpo alla credibilità della politica, che tanto pare preoccupare i vescovi italiani in questo momento”.

 

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