Infatti, il decreto enti locali non ha riconosciuto a Reggio neanche un euro, lo zero assoluto, mentre, contestualmente, ha previsto l’assegnazione di enormi finanziamenti per importi di decine e decine di milioni di euro a favore delle città metropolitane di Milano e Torino. Pertanto, la giunta Falcomatà non è riuscita ad ottenere nessun concreto aiuto finanziario per tentare di arginare il pesantissimo default delle casse comunali provocato dal nefasto decennio del “modello Reggio” di Scopelliti e della destra.
Questa vicenda evidenzia, oggettivamente, una preoccupante debolezza politica del sindaco e dell’amministrazione comunale che, al di là dei selfie con Renzi in persona, non sono riusciti a porre l’emergenza-Reggio al centro dell’agenda politica del governo. Il sonoro schiaffo dato da Renzi alla città e ai reggini meriterebbe una forte presa di posizione pubblica per denunciare l’iniquo trattamento subito, invece, purtroppo, registriamo l’imbarazzato silenzio del sindaco Falcomatà e dell’amministrazione comunale. A nostro avviso, la difesa della città non può essere subordinata alle ragioni o alle appartenenze di partito. Piegarsi a questa logica, oggettivamente perdente e inconcludente, rappresenta il peggior servizio per i cittadini. La verità è che i reggini, per precise colpe di Scopelliti prima e di Renzi adesso, dovranno continuare a pagare di tasca propria tasse e tributi salatissimi a fronte di servizi decisamente insufficienti.