Reggio: l’officina dell’arte chiude l’avventura all’Oasi con “13 a tavola” [FOTO]

StrettoWeb

Reggio, teatro e musica insieme per ampliare la proposta artistica ma anche omaggiare location naturali della città che si aprono all’arte

L’officina dell’arte chiude l’avventura all’Oasi con “13 a tavola” e al parco ludico Ecolandia con lo straordinario live “Lavori in corso” divagazioni teatral-musicali con il duo Semiserio. Teatro e musica insieme per ampliare la proposta artistica ma anche omaggiare location naturali della città che si aprono all’arte, ai suoi artisti, a chi ama ogni forma di contaminazione. E si tratta propria di una vera contaminazione artistica quella proposta dalla compagnia teatrale Officina dell’arte che con il maestro Peppe Piromalli ha creato un cartellone variegato riportando il teatro tra la gente. Il tour dell’Officina non è ancora finito, dopo Reggio, sono in programma altre tappe in Provincia per poi dedicarsi intensamente alla nuova stagione invernale che rivedrà gli attori impegnati in un grande progetto teatrale. “Capita poche volte nella vita di incontrare persone che ti fanno cambiare il tuo modo di vedere le cose o che ti permettono di radicare in te idee accennate o convinzioni sbiadite – afferma il maestro Piromalli – Sia all’Oasi che ad Ecolandia, ho avuto il piacere di incontrare professionisti che affrontano l’arte con forza e incrollabile passione. Mettere insieme vari artisti non è semplice ma ogni forma d’arte ha bisogno delle altre per amplificare la sua forza. Da qui l’esigenza di unire il nostro teatro a due bravi musicisti come Pino Delfino e Carmelo Coglitore che, con la musica, tirano fuori le sfaccettature di anime belle e pure. Il nostro progetto fa riflettere su quello che siamo come artisti, su cosa vogliamo trasmettere con l’arte e cosa significa musica e teatro. Non è facile trovare delle risposte sensate a queste domande – continua Piromalli –  Gli artisti non possono fare a meno di suonare o dipingere o scrivere, viene tutto naturale. Ho sempre pensato che fare l’attore fosse un’emanazione del mio essere, che fosse il mio modo di esprimermi e di esprimere le mie emozioni. Ma insieme ai miei amici dell’Officina, ho iniziato un percorso di riflessione sull’arte, su quanto sia pervasa e influenzata dal mondo che ci sta intorno e sulle finalità che ognuno di noi si prefigge”. E sono gli applausi, la costante presenza di un pubblico variegato, gli apprezzamenti degli addetti ai lavori a spronare la collaudata squadra dell’Officina a continuare un iter artistico per realizzare un sogno ancora più grande: “Abbiamo portato il teatro tra la gente – conclude Piromalli – Siamo riusciti in questi mesi a riavvicinare i giovani all’arte, a coinvolgerli nella nostra avventura. Il teatro è un luogo magico, e come diceva Aristotele elaborando la teoria della “catarsi”, permette di vedere rappresentate le proprie emozioni e liberarsi di queste, se sono negative, o esaltarle, se positive”.

Condividi