Reggio, l’assessore Neto sui Gazebo sequestrati: “più di quello che abbiamo fatto non possiamo fare, adesso tocca agli esercenti”

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Reggio, Neto: “i gazebo fanno parte del panorama cittadino ed è interesse di tutti operare perché possano continuare con la loro presenza”

gazebo sequestrati Reggio (9)Non si placa la polemica a Reggio sul sequestro dei gazebo sul lungomare Falcomatà. Oggi l’assessore Mattia Neto ha voluto rendere partecipe la sua versione dei fatti. “Non intendo replicare ad alcuno, semmai, e se ci riesco, vorrei riordinare i fatti. Il tempo che una comunità vive dipende dal presente ma non è slegato dal passato. La vicenda Gazebo, com’è a tutti noto, ha origine allorquando l’amministrazione del tempo, superando l’antico problema della linea ferroviara a vista, aveva appena consegnato alla città la splendita passeggiata fronte mare che il mondo ci invidia. I primi gazebo, non senza diversità di opinioni, furono installati all’interno delle aiuole che separano le due strade parallele cittadine più prossime al mare. Quella scelta fu molto apprezzata e ha consentito ai primi operatori di crescere e ad altri ancora di occupare altri spazi alimentando lo sviluppo” afferma convinto l’assessore. “Oggi possiamo ben dire che grazie a quella scelta i gazebo fanno parte del panorama cittadino ed è interesse di tutti operare perché possano continuare con la loro presenza ad alimentare il tessuto produttivo e turistico di questa città. A maggior ragione è evidente l’interesse del mio assessorato e dell’amministrazione tutta. giusto equilibrio tra le legittime esigenze degli operatori che creano ed alimentano lo sviluppo e i servizi che si riesce a garantire all’intera comunità. Servizi che possono essere offerti tenendo conto sia delle leggi, sia degli equilibri finanziari. Ho vissuto anch’io –prosegue– la città dell’ultimo decennio e so che, senza accusare nessuno, le forzature ormai accertate degli equilibri finanziari di quel tempo, e una certa sottovalutazione dell’importanza di osservare le leggi e le regole, costituiscono quel passato che si riflette negativamente sul presente. Cosi come si riflette sul presente l’azione della terna commissariale che ha gestito l’amministrazione comunale nei due anni che precedono l’insediamento dell’attuale giunta allorquando pur essendo stata evitato il dissesto finanziario si è consacrata una condizione di Comune strutturalmente deficitario che ha comportato l’adozione di un pesantissimo piano di rientro decennale, vero macigno sulla strada dello sviluppo della città.

Risale a quel periodo e deriva da quel piano di rientro –aggiunge– la tariffa per l’gazebo sequestrati Reggio (7)occupazione del suolo pubblico che la nuova amministrazione si è trovata a dover applicare e che grazie all’impegno degli uffici magistralmente diretti dalla Dott.ssa Spanò, è stata ridotta fino al limite consentito dalle leggi e dai regolamenti comunali ad esse collegati. Oggi la tariffa applicata, al disotto della quale non è possibile scendere è di 0,64 €/mq che, per meglio chiarire, significa 64 €/giorno per una superficie occupata di 100 mq. L’anzidetta situazione non è derogabile, anche in presenza di situazioni di momentanea difficoltà finanziaria, ed è stata esposta con la massima chiarezza agli esercenti in occasione di più di un incontro in assessorato. Quel che risultava possibile fare, ed è stato fatto ed accettato dagli esercenti, era rateizzare il debito pregresso non onorato. Quel che non può invece accettarsi é che –sottolinea– una volta assunto l’impegno di regolarizzare la propria posizione negoziando una rateizzazione, l’impegno non venga rispettato, penalizzando tra l’altro quegli operatori, non interessati dai sequestri, che gli impegni li hanno onorati. Alla luce di quanto evidenziato, a noi non è dato sapere quali siano stati gli atteggiamenti arroganti, fuorvianti e palesementi scorretti, tali da superare i limiti della tollerabilità oltreché le tante contraddizioni, falsita’ e ambiguita’ che danno il senso della pochezza, inefficenza e incapacita’ politico-amministrativa di questa amministrazione cittadina, né conosciamo i gravi problemi di abusivismo che vengono sottaciuti e coperti. Invitiamo pertanto tutti alla moderazione, senza timore per il sacrosanto diritto degli esercenti di tutelarsi in ogni sede per i presunti abusi, che non ci risultano, perpetrati nei loro confronti. Sappiamo che ogni giorno ha la sua pena. Non disperiamo però di poter ricostruire un confronto meno esasperato con gli stessi esercenti che ora, pensiamo, ingiustamente ci offendono ma non ci intimidiscono. Siamo convinti, come amministrazione – conclude– che il rispetto delle regole e delle leggi debba rappresentare, nell’interesse di tutti, la stella polare del cammino di ogni cittadino, anche a tutela di quei lavoratori impiegati negli esercizi commerciali momentaneamente posti sotto sequestro, a cui rivolgiamo l’augurio di tornare presto al loro lavoro”.

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