Reggio: ecco come funzionano le innovative docce per migranti a Pellaro [FOTO]

StrettoWeb

Un lettore di StrettoWeb, Francesco d’Aleo, ci segnala quanto segue: “Poichè leggo che il nostro sindaco promette il rilancio delle periferie e poichè onestamente non mi posso sentire preso in giro, questo è lo stile ingegneristico che ha contraddistinto coloro che stanno gestendo gli sbarchi e la nostra amministrazione. A Pellaro, l’ormai ex-palazzetto dello sport, usato come stallo per i migranti vede la migliore inventiva ingegneristica. Poiché le docce non scaricavano più bene (forse non erano progettate per quella mole di persone) hanno ben pensato, anziché comprare a pochi euro un prodotto per liberare l’ingorgo di bucare il muro e posizionare un tubo di scarico, tenuto assieme con le pietre, che riversi le acque direttamente nelle aiuole! Ma se non bastasse questo gli stessi autori hanno ben pensato, di fare un buco sul marciapiedi in direzione delle fogne, aprirlo e collegare il tubo di scarico delle docce. Ma ahimé il tubo è troppo corto, cosi le docce continuano a scaricare nelle aiuole e il buco sulla tubatura delle fogne resta a cielo aperto, anzi come si può ben vedere coperto da una pietra. E’ questo sarebbe il rilancio delle periferie?”.

“Ma non c’è l’ass. Zimbalatti, medico, responsabile del rischio sanitario in città? Da cittadino ma ancor più da medico non sa che c’è un grave rischio per la salute di tutti i cittadini, migranti compresi, se gli scarichi vengono lasciati a cielo aperto? E i consiglieri di Pellaro, ne vantiamo ben tre anzichè aprire pagine facebook e farsi immortalare a manifestazioni, cosa fanno? Sicuramente adesso qualcuno si sentirà offeso come al solito, si farà finta di non saper leggere, di esser sordi e ciechi mentre noi e la nostra città sprofonda nella melma…tanto il buco è già aperto” conclude indignato il lettore.

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