Messina, Gioveni (Udc) incalza Accorinti sul tema del risanamento: servono nuove linee guida

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Il consigliere comunale invita il primo cittadino ad intestarsi questa battaglia e a sollecitare, in tal senso, la deputazione regionale affinché si stabiliscano collettivamente nuove direttrici da seguire per il bene di Messina

Con una lunga lettera aperta inviata all’attenzione del Sindaco, Libero Gioveni – consigliere eletto in quota Udc – punta i fari sul tema del risanamento, alzando il livello d’attenzione non soltanto sul rischio idrogeologico per il territorio, ma anche sui pericoli per la salute di centinaia di famiglie. “Negli ultimi anni – scrive Gioveni – sono stati numerosi gli episodi di pericolo che hanno interessato le aree o i cosiddetti ambiti del Risanamento: rione Taormina (4 febbraio 2008), Fondo Fucile (26 marzo 2008), ma nella mia mente annovero anche l’incendio in una baracca di via Carbonaro (11 giugno 2012) o l’improvviso sbalzo di tensione elettrica in via Santa Silvia a Camaro S. Paolo (7 aprile 2013) Così come sono tantissime sono state le ordinanze di sgombero emesse nei confronti di quei nuclei interessati da crolli di tetti, ‘esplosioni’ di condotte fognarie all’interno delle baracche o instabilità strutturale degli stessi tuguri, che purtroppo gonfiano a dismisura (senza mai però rapidamente sgonfiare per carenza di alloggi) le graduatorie per l’emergenza abitativa“. Se a ciò si aggiunge la piaga dell’amianto killer, è facile individuare – a giudizio dell’esponente del consesso civico – il fallimento della politica messinese negli ultimi lustri. Da qui l’invito rivolto all’Amministrazione affinché si avviino nuovi percorsi per le zone a rischio, includendo la possibilità di scorporare alcune realtà critiche dalle altre ed inserendo così le fette del territorio maggiormente sensibili nel quadro dei progetti da finanziare con i fondi della Protezione Civile. L’auspicio che Gioveni trae a conclusione delle sue riflessioni è che su questa tematica l’Amministrazione sia capace di far convogliare il consenso della deputazione regionale per perseguire un nuovo indirizzo dopo i risultati di certo poco lusinghieri delle passate stagioni.

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