Messina, arrestati gli scafisti degli ultimi sbarchi: NOMI, FOTO e DETTAGLI

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Nella mattinata di ieri, 29 agosto 2015, nel Porto di Messina è giunta la nave “DICIOTTI” della Guardia Costiera Italiana, con a bordo 686 immigrati, soccorsi nel Canale di Sicilia in tre distinte operazioni di salvataggio.
Sulla stessa nave vi erano i cadaveri di due donne, recuperate da un natante nell’ambito di un distinto evento di salvataggio.
La febbrile attività di indagine condotta dalla Polizia di Stato, unitamente a personale della Guardia Costiera, ha permesso di individuare e sottoporre a fermo gli scafisti di ciascuno dei tre barconi soccorsi.
In particolare, la Squadra Mobile ha individuato per il primo evento, quale scafista, Cher Dafe, nato in Senegal, classe 1997 e Conteh Desmond, nato in Sierra Leone, classe 1997; per il secondo evento è stato individuato quale scafista Ali’ BIn Omar, nato in Tunisia, classe 1990 e, per il terzo evento, Aprerq Kwane, nato in Ghana, classe 1988.
Gli stessi sono stati sottoposti a fermo di P.G. e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Messina, nell’occorso rappresentata dal Sost. Proc. Rep. Dott. Francesco Massara.
Con riferimento alle due donne giunte cadavere a bordo della nave “Diciotti”, si precisa che le stesse erano a bordo di una quarta imbarcazione i cui naufraghi sono stati soccorsi da altro natante che, dopo l’operazione di soccorso, li ha condotti a Lampedusa.
I due cadaveri, che sono stati caricati sulla nave “Diciotti” per garantirne una migliore conservazione atteso che la stessa è dotata di celle frigorifere, sono stati sottoposti ad esame autoptico ed ai necessari accertamenti di Polizia Scientifica. Per queste operazioni la Squadra Mobile di Messina sta procedendo di concerto con la Squadra Mobile di Agrigento.
Con riferimento alle attività di accoglienza e di Polizia dell’Immigrazione si comunica che i profughi giunti a Messina sono stati accolti nella massima parte dei Centri presenti in città e, nel numero di circa 200, trasferiti in altre Regioni del Centro e del Nord Italia, secondo il piano di riparto stabilito dal Ministero dell’Interno.

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