“Città metropolitana, il sogno di una Reggio ricca e vivibile”

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Un confronto ampio, a più voci, arricchito dai contributi di numerosi amministratori locali ed esponenti della società civile. Si è rivelato un successo in termini organizzativi e di partecipazione l’incontro dibattito sulla città metropolitana promosso dal Rotary Club Reggio Calabria, presieduto da Vincenzo Papalia. Il filo conduttore dell’appuntamento, che si è svolto al Grande Albergo di Gambarie d’Aspromonte, è stato “il tempo delle decisioni” necessarie per accelerare l’entrata in vigore del nuovo livello di governance.

Il convegno si è aperto con i saluti del sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara, che ha sottolineato il ruolo, le difficoltà ma anche il rilevante contributo che le autonomie locali, soprattutto del territorio aspromontano, possono offrire alla futura Città metropolitana. A introdurre i lavori è stato il presidente del Rotary Reggio Calabria. Vincenzo Papalia ha compiuto un excursus dell’impegno del club su questo versante “nella consapevolezza delle opportunità di sviluppo sociale, economico, culturale e turistico che potranno essere generate dal nuovo ente. Su questo tema, nel corso dell’anno sociale, promuoveremo altri incontri a Gioia Tauro, Siderno e Reggio focalizzati su alcuni specifici temi, dalla zona economica speciale ai trasporti alla coesione territoriale”. Il governatore del Distretto 2100 del Rotary International, Giorgio Botta, ha sottolineato “il valore di un proficuo confronto che, in pieno spirito rotariano, vuole contribuire a un’evoluzione positiva della società e della comunità reggina che certamente sapranno cogliere le grandi chance connesse a questa sfida”.

Il dibattito, moderato dal giornalista Giampaolo Latella, è ruotato attorno alla relazione del presidente della commissione Città metropolitana del Rotary Club Reggio Calabria, Giuseppe Bova. Nella sua articolata disamina, Bova ha indicato la “road map” che entro il 2017 porterà alla completa definizione dei nuovi assetti istituzionali; poi ha richiamato i “fattori di contrometropolizzazione, tra cui la complessità di un territorio non adeguatamente infrastrutturato, che ostacolano l’affermazione di una dimensione e di una coscienza metropolitane”. La relazione ha anche toccato le fondamentali questioni che le istituzioni, con il supporto del Rotary, dovranno affrontare per la crescita socio-economica del territorio.

Il presidente del Parco nazionale d’Aspromonte, Giuseppe Bombino, ha rievocato “il primo storico esperimento, alla fine non riuscito, di integrazione sociale di questo territorio: la ‘Grande Reggio'”. Poi, nel sottolineare la necessità di un modello di sviluppo sostenibile, ha ricordato come Reggio Calabria sia “l’unica città metropolitana che può vantare la presenza sul proprio territorio di una riserva ambientale come un Parco”.

Per il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, “le dieci metropoli del Paese rappresentano circa il 40% del prodotto interno lordo nazionale. Noi paghiamo uno scotto pesante in termini di mancanza di benessere complessivo, sociale ed economico, come drammaticamente fotografato dai dati Svimez. Il nostro obiettivo, con la creazione del nuovo livello di governance, deve essere quello di colmare il gap che ci separa dal resto d’Italia e d’Europa. Lavoreremo perché la città metropolitana diventi una città più ricca e più vivibile. È questo il sogno che intendiamo consegnare ai reggini”.

Il primo cittadino di Siderno, Pietro Fuda, ha posto l’accento su numerose questioni di ordine pragmatico, “dalla necessità di un sistema di trasporti efficiente alla concorrenza dei porti competitor di Gioia Tauro, dall’individuazione delle direttrici dello sviluppo socio-economico alle difficoltà nell’interlocuzione tra i sindaci e gli altri livelli amministrativi”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del vicesindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, che tra l’altro ha richiamato “la centralità dell’area dello Stretto nel disegno complessivo di una città metropolitana che è nata proprio in ragione del forte livello di integrazione tra la sponda calabrese e quella siciliana”. Per Giuseppe Pedà, sindaco di Gioia Tauro, “questa è una battaglia che non può avere colore politico e che invece deve accomunare tutti in una sfida decisiva per il futuro del nostro territorio, a cominciare dalle sorti del porto che è l’infrastruttura fondamentale del Mezzogiorno ma su cui si registra il disinteresse delle istituzioni centrali”.

Molto partecipato il dibattito finale a cui hanno contribuito, tra gli altri, il presidente del Partito repubblicano italiano Francesco Nucara, uno dei parlamentati protagonisti della battaglia per il riconoscimento dello status di Città metropolitana; il past governor del Distretto 2100 del Rotary International, Alfredo Focà; il vicepresidente vicario di Confindustria Reggio Calabria, Valerio Berti; il docente universitario Natale Barbera; il presidente del Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38, Antonio Signorello; il presidente del Rotary Club Palmi, Antonio Castellano.

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