Capo d’Orlando, un premio dedicato all’ultimo dei Gattopardi siciliani

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“Il silenzio e la parola” venerdì 28 agosto incontro dibattito a Villa Piccolo e presentazione del Premio letterario intitolato a Bent Parodi di Belsito

“Il silenzio e la parola” è il titolo dell’incontro-dibattito su Bent Parodi di Belsito, promosso dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, nell’ambito del ciclo “Le Porte del Sacro – Ingressi di paesaggi 2015, che si terrà venerdì 28 agosto, dalle 18,30 a Villa Piccolo (Strada Statale 113, km. 109 Capo d’Orlando).

Nel corso dell’incontro sarà presentato il premio letterario intitolato a Bent Parodi, giornalista, scrittore, studioso del mito e della Tradizione, che per venticinque anni, dal 1984 al 2009, ha presieduto fino alla sua morte, la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Palco aperto: interventi programmati di Mauro Bonanno, Anna Maria Corradini, Andrea Pruiti Ciarello, Alberto Samonà, Claudio Saporetti.

 Sarà svelato il nome del presidente della Giuria del Premio Letterario Bent Parodi di Belsito e saranno indicati i termini e le modalità di partecipazione.

Il Premio sarà composto da due sezioni: la saggistica e la narrativa. Saranno ammesse opere in lingua italiana su temi riguardanti la Tradizione, il Mito e “l’esoterismo”. I vincitori delle due sezioni avranno il diritto di pubblicare la propria Opera nelle collane Tipheret del Gruppo editoriale Bonanno. Tutti i dettagli saranno spiegati venerdì pomeriggio a Villa Piccolo. Ingresso libero.

L’incontro sarà anche un’occasione per approfondire le fonti del pensiero di questo studioso e le analogie della sua visione con i sistemi filosofici orientali e occidentali, rivelando alcuni dati del tutto originali che emergono in merito ai suoi scritti. Fra questi, l’idea rivoluzionaria di un “esoterismo sociale” e il sogno di Parodi di una “aristocrazia dello spirito”, quale unione mistica di coloro che sono in cerca della verità.

Bent Parodi è stato definito “l’ultimo dei Gattopardi siciliani” per provenienza familiare, frequentazioni e parentele (da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ai fratelli Casimiro e Lucio Piccolo), ma anche uno dei massimi studiosi italiani contemporanei dell’universo tradizionale e delle religioni. È stato per anni presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, filosofo, massone e autore di numerosi libri, fra cui il romanzo “Il principe mago” incentrato sulla figura di Raniero Alliata e sul declino dell’aristocrazia siciliana nel secondo dopoguerra.

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