Aeroporti: la Cgil di Reggio è soddisfatta per i pareri favoreli alla Società Unica Regionale

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Pacifici-De Felici: “soddisfatti dell’apertura di merito rispetto al tema legato al sistema aeroportuale della Calabria, circa la nostra proposta di Società Unica Regionale su cui si sono innescate parecchie posizioni favorevoli”

La CGIL di Reggio Calabria-Locri -affermano in una nota Mimma Pacifici della Cgil-Reggio Locri e Pino De Felice,  coordinatore fondi comunitari ed infrastrutture- augurando che non sia la calura estiva, hanno preso atto con soddisfazione di un’apertura di merito rispetto al tema legato al sistema aeroportuale della Calabria, circa la nostra proposta di Società Unica Regionale su cui si sono innescate parecchie posizioni favorevoli, sia a livello di soggetti istituzionali e sia imprenditoriali non provenienti dal settore specifico. Questa nostra proposta che è partita da un’isolata impostazione, oggi ha bisogno di essere aggiornata in funzione delle nuove elaborazioni normative (in primis il Piano Nazionale degli Aeroporti) e poi rispetto ai nuovi contesti legati soprattutto alla crisi economica, con la speranza di una ripresa dove questo settore può contribuire in modo consistente (PIL). Sul versante normativo assume grande importanza l’individuazione di regole e di trasparenza rispetto al processo di liberalizzazione che ha interessato le compagnie aeree e che ha posto una logica corrispondenza con le società di gestione degli scali. La CGIL ha ritenuto e ritiene ancora di più necessario che un progetto di sviluppo del sistema aeroportuale in una regione come la Calabria, debba partire da un’oggettiva connessione con tutte le altre modalità di trasporto per adeguare funzionalmente l’accessibilità agli scali ed anche per creare un rapporto sinergico e non di sterile concorrenza fra i vari vettori che nella realtà ha solo comportato un marcato isolamento del territorio e dei cittadini privati di servizi adeguati e sostenibili. La CGIL quindi, anche in questo settore, cerca di proporre una proposta che sia sostenibile e che possa rappresentare un’occasione di effettivo sviluppo per l’intera regione e per questo motivo non intendiamo partecipare a sterili polemiche il più delle volte alimentate in modo interessato verso questo o quel componente dei vari consigli di amministrazione, al contrario invitiamo l’intera società calabrese a un confronto su un vero e concreto progetto sull’intero sistema infrastrutturale e trasportistico calabrese.

Sul settore aeroportuale – proseguono– la nostra elaborazione che si basa sulle evoluzioni normative prodotte sia in sede nazionale sia europee, ha trovato e sta trovando adeguati riscontri di carattere tecnico-scientifico oltre che economico, che sono venuti fuori dal documento di settore elaborato dalla Cassa Depositi e Prestiti che è stato presentato ufficialmente nel mese di Luglio. Altro dato incontrovertibile, la presenza di tre aeroporti nella nostra regione obbliga una necessità di una presenza istituzionale capace, dal punto di vista della programmazione, di rapportarsi con il Governo Nazionale così con le Istituzioni Europee. Rispetto quindi a quest’obiettivo diventa fondamentale, cosi come correttamente cita il rapporto della Cassa Depositi e Prestiti di “ una dimensione della gestione degli scali che può essere raggiunta solo da un’integrazione societaria” in grado non solo di un evidente intervento sui costi di gestione, ma soprattutto si ponga l’obiettivo di Selezionare e di favorire i vari flussi di passeggeri e chiaramente aiuti la venuta di nuove compagnie aeree. In un sistema di questo tipo, dove gli interventi non sono mirati solo ed esclusivamente sul versante infrastrutturale, bensì richiede raccordi e rapporti molto più larghi rispetto anche alle diverse esigenze dei territori, diventa fondamentale il ruolo di programmazione che solo la Politica Regionale può assolvere, uscendo dalle scelte limitate alla pura gestione di questo o di quello scalo. Solo un esempio, – in un’ottica di utilizzo concreto dei Fondi Europei e nazionali in questo settore, ben sapendo il rischio continuamente presente dei cosiddetti aiuti di stato, – solo la rappresentazione progettuale e di scelte compiute dalla Regione, dove s’intreccia il settore rispetto alle esigenze collettive della regione, può consentire la possibilità di accesso a risorse importanti. Questa considerazione –aggiungono– peraltro già abbondantemente utilizzata in tantissimi paesi europei, ha creato anche una situazione negativa di standard qualitativi e performanti su cui, è l’intero nostro Paese, che si trova molto indietro. Rispetto a queste schematizzate considerazioni, chiediamo l’apertura di un impegno formale di tutte le Istituzioni Locali per attivare una necessaria, fase di transizione pubblica che in seguito possa portare anche l’apporto importante del capitale privato. 

Il ragionamento proposto, a nostro parere diventa l’unica proposta sostenibile, soprattutto rispetto alle prese di posizioni, principalmente da parte di Alitalia, fortemente penalizzanti per lo scalo reggino. L’ultima vicenda della modifica degli orari invernali sulla tratta per Milano , non fa altro che penalizzare i cittadini di Reggio, futura città “metropolitana “, e dello Stretto e deve, a nostro parere, far riflettere la classe politica calabrese e reggina in particolare , ma soprattutto è da parte del governo che dovrà esserci una risposta concreta e immediata per tutti quei cittadini dell’area dello Stretto che quotidianamente usufruiscono di quel volo e questa volta avremmo bisogno di fatti e non di promesse o cabine di regia per la Calabria o per Reggio. La politica  –sottolineano– ha il dovere di contrastare attraverso il supporto di una proposta di sistema che sia strutturalmente adeguata ai bisogni del territorio e dei propri cittadini. La CGIL fa questo sforzo che offre alla discussione collettiva. Ad altra dimostrazione delle tesi illustrate, non vogliamo nascondere le tante inefficienze che attanagliano lo scalo di Reggio Calabria e l’attuale Società di gestione, di cui ben conosciamo la crisi, per offrire anche un piccolo spaccato di occasioni che sono sprecate. Una di queste occasioni è scaturita dall’opportunità, offerta dal Governo nei mesi scorsi, di poter utilizzare, su determinate tratte (Reggio-Pisa e Reggio-Bologna) alcuni presupposti per avere accesso a oneri di servizio pubblico, per rendere appetibile la presenza anche di altre compagnie. Procedura normale su cui bisognava predisporre una gara pubblica per arrivare a un affidamento del servizio dal 1° Agosto, con gli indubbi e sicuri vantaggi legati alla stagione estiva; ebbene non è successo niente e per il momento, non sono andate perse le risorse, solo perché il Governo e l’ENAC hanno ulteriormente prorogato i termini di scadenza per la gara. La scadenza coincide con un periodo altrettanto importante perché si parla del Dicembre prossimo. Alla luce di questa situazione la CGIL attiverà tutti gli strumenti e le iniziative per consentire la risoluzione della problematica e allo stesso tempo avere certezze, anche rispetto a capacità e merito, su un servizio da offrire alla collettività. Ripetiamo che abbiamo, volutamente, citato questi casi solo perché riteniamo indispensabile uscire dalle solite logiche campanilistiche e di piagnistei cui, oggi, si aggiungono nuove fughe in avanti, magari corroborate dalla costruzione, ancora da incominciare, della città metropolitana. La CGIL di Reggio Calabria – ribadiscono-evita le semplici elaborazioni che, come spot fanno molto presa e continuerà nel lavoro di studio e di elaborazione per produrre proposte che siano in grado di dare risposte, sia all’immediato ma anche come prospettiva per un futuro migliore e proprio per questo è disponibile a qualsiasi possibile confronto”, concludono.

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