Tribunale Barcellona: nove condanne nel processo Mustra. I dettagli

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I giudici del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto,  sezione penale in composizione collegiale, presieduto dalla dott.ssa  Celi, Gugliotta e Processo, dopo quasi quattro ore di camera di consiglio, hanno determinato condanne per quasi 38 anni di carcere in merito all’operazione Mustra. Durante la retata, il 20 aprile 2012, era stata sgominata un’organizzazione di Barcellona Pozzo di Gotto dedita al racket delle estorsioni. Sono stati condannati per avere partecipato all’associazione mafiosa, promossa e diretta Salvatore Campisi, anche gli imputati Carmelo Maio e Salvatore Foti. Per Antonio Vaccaro è stato escluso il reato di associazione mafiosa, ma è stato invece condannato alla pena di quattro anni per il reato di tentata estorsione al giovane De Natale, commessa in concorso con Salvatore Foti, Carmelo Maio e il titolare di una sala giochi, Antonino Mazzeo, quest’ultimo condannato a 3 anni e sei mesi per aver chiesto l’intervento dei primi dopo aver subito un furto dal giovane De Natale. Anche Stefano Puliafito, che ha riportato condanna solo per i capi d’imputazione relativi ad una aggressione verificatasi a Spinesante, è stato assolto dall’accusa di reato associativo. In conclusione è stata riconosciuta la credibilità del collaboratore di giustizia Campisi, che ha ottenuto il riconoscimento dell’articolo 8 dl 152/91. Tale riconoscimento ha consentito a Campisi di avere la pena di anni otto di reclusione ed anche i benefici connessi al suo status di collaborante credibile. E’ stato condannato altresì alla pena di anni 9 di reclusione, il fratello del collaboratore Campisi, Vincenzo. Per lui la Procura aveva chiesto un trattamento sanzionatorio più mite. Di seguito le condanne: 10 anni e 4 mesi per Carmelo Maio, 9 anni e 10 mesi per Salvatore Foti,  8 anni a Salvatore Campisi, 4 anni per Antonio Vaccaro Notte, 3 anni e mezzo per Antonino Mazzeo,  2 anni e mezzo per Antonino Aliquò, Salvatore Puliafito, Santo Puliafito e Stefano Puliafito. Assolta, perché il fatto non sussiste, Ionela Anisoaro Torre. Per i tre Puliafito ed Aliquò, è stato escluso l’art. 7 (aggravante). Stabilita una penale di 12 mila euro ciascuno per i Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Terme Vigliatore, gli imprenditori che hanno subito taglieggiamenti, le associazioni Liberi Tutti e la Fai. Tutti si sono costituiti parti civili con l’avvocato Ugo Colonna. Gli imputati sono stati difesi dai legali Massimo Alosi, Gaetano Pino, Tindaro Grasso, Giuseppe Lo Presti, Alessandro Imbruglia, Tino Celi e Tommaso Calderone.

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