Sicilia, la Corte dei Conti: “nei comuni finanze a rischio”

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Una crisi che si perpetua da troppo tempo quella della Sicilia, anche la Corte dei Conti “dà i numeri”

corte dei conti 2Per compensare le riduzioni dei trasferimenti erariali (meno 73,5 per cento) e regionali (meno 34,9) i comuni siciliani sono costretti ad aumentare la pressione fiscale. Lo rileva la relazione della Corte dei conti sul rendiconto del consuntivo generale della Regione. Un capitolo è dedicato alla difficile situazione della finanza negli enti locali: si parla di una “condizione di progressivo peggioramento delle situazioni finanziarie e gestionali dei comuni e, soprattutto, delle ex Province regionali“. La relazione non manca di esprimere “forti preoccupazioni per la tenuta degli equilibri di bilancio già nel breve periodo“.

Pesano da un lato la forte incidenza delle spese correnti, soprattutto quelle per il personale che comunque sono il lieve regresso, e dall’altro le entrate ridotte. Per bilanciare i conti i comuni spesso tendono a sovrastimare le entrate con una mole anomala di residui passivi. Ma questo serve solo a dissimulare le esposizioni debitorie e a non intaccare la “ipertrofia delle spese correnti”. Altra anomalia è rappresentata dall’enorme massa di debiti fuori bilancio. I comuni sono in ginocchio e sei non hanno potuto evitare nel 2014 la dichiarazione del dissesto finanziario. La gravita’ della situazione è riportata dalla Corte alla “mancata adozione di adeguate misure di rientro di carattere strutturale”.

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