Reggio, l’autocritica di Gratteri e l’entusiasmo di Angela Marcianò: “serve coraggio, rimbocchiamoci le maniche”

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Reggio, a Salire l’incontro con l’Associazione Nuova Solidarietà: molto interessanti le dichiarazioni degli ospiti Gratteri e Marcianò

Si è tenuto stasera presso il Parco pubblico di Salice, nella periferia nord di Reggio Calabria, l’incontro pubblico con il procuratore della Repubblica aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria Angela Marcianò. L’evento, inserito nel programma della manifestazione “Giovani in campo” organizzata dal periodico di attualità dell’associazione Nuova Solidarietà “In cammino”, ha visto la partecipazione di centinaia di persone, tra cui molti giovani, alla presenza di numerose autorità.

Il tema dell’iniziativa era “La responsabilità politica dei giovani nel segno della legalità”, particolarmente sentito e coinvolgente l’intervento dell’assessore Marcianò che con grande pathos ha raccontato la sua storia personale in cui per ottenere una serie di successi e soddisfazioni ha dovuto combattere con quella mentalità tipicamente meridionale volta alla rassegnazione, la mentalità del “chi te lo fa fare“, la mentalità del “tanto non ce la farai“. L’assessore ha esaltato le doti di “entusiasmo e coraggio, perché la politica non può più essere grigia ma a colori. E intorno a noi c’è poco coraggio, troppa paura“.

Molto interessanti anche gli interventi del Procuratore Gratteri, che sull’Agenzia dei Beni Confiscati ha illustrato il suo progetto di riforma e la sua posizione secondo cui “la sede non deve essere a Reggio, è inutile, deve stare a Roma perché deve confrontarsi con i Ministeri e gli uffici che sono nella Capitale” (vedi video). Molto duro Gratteri anche sull’istruzione: “l’Italia è al 156° posto del mondo, ci sono tanti Paesi dell’Africa che sono molto più istruiti di noi. E c’è un grande divario da nord a sud. In Friuli in ogni famiglia ci sono in media 450 libri, a Reggio penso che se ce ne sono 20 sono tanti. Dobbiamo correre, galoppare per arrivare a quei livelli, a quei target. Siamo vagabondi, svogliati, non ci piacciono i sacrifici. Il Lungomare è sempre pieno“.

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