Reggio, chiude lo storico supermercato Iracarni

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Filcams Cgil Reggio: “situazione drammatica al supermercato storico Iracarni. Il negozio chiude e manda tutti i lavoratori a casa”

Iracarni“Con le lettere di licenziamento per i lavoratori della Iracarni alimentari Srl di via Pio XI- afferma la segretaria generale della Filcams CGIL di Reggio Calabria Samantha Caridi – si è conclusa nel peggiore dei modi la storia di una azienda che aveva 37 persone alle proprie dipendenze. Insieme ai lavoratori e alle loro famiglie che pagano il prezzo più caro, un intero territorio subisce un ulteriore colpo al proprio sistema economico. Infatti con la fine del Contratto di solidarietà l’azienda ha aperto una procedura di licenziamento collettivo e, la proprietà ha provveduto a mandare a casa tutti i dipendenti. A nulla sono serviti gli incontri con la proprietà e i sacrifici che tutti i lavoratori in assemblea avevano deciso di sopportare fino a ridursi temporaneamente l’orario di lavoro al fine di scongiurare i licenziamenti” afferma in una nota la segretaria generale della Filcams Cgil Reggio-Locri Samantha Caridi. “Stessa sorte sembra coinvolgere anche i lavoratori del negozio di Santa Caterina che pur operando sotto una diversa ragiona sociale, “Si supermercati Iracarni Srl” hanno già ricevuto la lettera con cui comunica la risoluzione del rapporto di lavoro. Due aziende storiche di Reggio Calabria  -prosegue- specializzate nella vendita di generi alimentari con dietro un’unica famiglia composta dalla sig.ra Maria Cristina Amodeo e dal figlio Gianpaolo Iracà. E’ evidente che la responsabilità di aver condotto due aziende alla chiusura non può solo essere della crisi economica che imperversa ma anche di chi ha operato con scelte gestionali probabilmente errate. Come Filcams CGIL con tutti i lavoratori – conclude- verificheremo e chiederemo la massima attenzione affinché, anche in un eventuale fase di cessione del compendio aziendale, si determinino le condizioni affinché si affaccino imprenditori interessati al rilancio e alla ricollocazione dei lavoratori”.

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