Reggio, cambiano le domeniche Green: Lungomare chiuso dalle 18 alle 24, Falcomatà approva le richieste dei commercianti

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Domeniche sostenibili a Reggio, il Comune accoglie la richiesta della FIPE  Confcommercio

domeniche greenRichiesta  accolta.  La  F.I.P.E.  (Federazione  italiana  pubblici  esercizi) Confcommercio  Reggio  Calabria  nei  giorni  scorsi  ha  incontrato  l’Assessore comunale  Giovanni  Muraca  e  il  consigliere  Nicola  Paris  per  portare  a conoscenza  dell’amministrazione  reggina  le  problematiche  dei  commercianti scaturite dalla chiusura al traffico della via Marina.

Dallo scorso 17 maggio, e fino a fine settembre, il Lungomare “Falcomatà” è protagonista delle “Domeniche sostenibili” restando chiuso al traffico dalle ore 9 alle ore 21. Una scelta “distruttiva”, a detta di Tito Pennestrì, rappresentate dei pubblici esercizi che, stanchi di veder penalizzate ulteriormente le attività commerciali, hanno alzato la voce affinché venisse invertito l’orario di chiusura al traffico della via Marina.

Una richiesta accordata dal sindaco, Giuseppe Falcomatà, che ha disposto lo slittamento dell’orario di chiusura del più bel chilometro d’Italia: dalle prossime domeniche, infatti, il Lungomare sarà interdetto al traffico dalle ore 18 alle ore24, proprio per andare incontro alla richiesta della F.I.P.E.

Giovanni Santoro confcommercioSoddisfazione viene espressa anche dal Presidente di  Confcommercio Reggio Calabria, Giovanni Santoro: «Il risultato ottenuto dalla F.I.P.E. dimostra, ove cene fosse ancora bisogno, che il dialogo è la migliore forma di collaborazione tra le  istituzioni,  i  commercianti,  e  quindi  i  privati  cittadini.  Soprattutto  in  unperiodo in cui  le  stesse  attività  commerciali  sono stritolate da una crisi  chesembra  infinita.  Venire  incontro  alle  richieste  di  questo  settore  strategico  – aggiunge  Santoro  ringraziando  l’assessore  Muraca  -,  dimostra  da  una  parte senso di responsabilità da parte degli amministratori, con cui la Confcommercioe le sue varie federazioni di categoria hanno da subito provato a stabilire un rapporto di  proficua collaborazione, dall’altra che la nostra Associazione non lascia da sole le sue imprese, ma anzi si fa portavoce di un malessere diffuso che solo con il dialogo e il confronto, può condurre ad una felice conclusione per tutti gli attori in causa».

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