Gli arrestati sono accusati di riciclaggio aggravato dall’aver agevolato un’organizzazione di tipo mafioso, bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, trasferimento fraudolento di valori ed emissione di documentazione per operazioni finanziarie inesistenti
Sono state, inoltre effettuate n.30 perquisizioni domiciliari in Piemonte, Lombardia, Liguria, Lazio e Calabria.
Gli arrestati sono accusati di riciclaggio aggravato dall’aver agevolato un’organizzazione di tipo mafioso, bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, trasferimento fraudolento di valori ed emissione di documentazione per operazioni finanziarie inesistenti.
Avvalendosi di imprenditori che accettavano, dietro compenso, di emettere fatture false o gonfiate, oppure intestando società di comodo a prestanome insospettabili, IETTO era riuscito ad immettere il denaro sporco nel circuito dell’economia legale piemontese.
Ruolo chiave ha rivestito Pasquale BAFUNNO, noto commercialista torinese, già coinvolto in altre indagini per aver agevolato organizzazioni criminali di tipo mafioso, ideatore di un sistema in grado di trasformare semplici fatture per operazioni inesistenti, in continuo e periodico denaro contante. Grazie alla consolidata esperienza professionale e all’elevato numero di clienti gestiti, il “ragioniere della ’ndrangheta” era riuscito a creare un sistema di documentazione contabile intersocietaria, fittiziamente basato su rapporti commerciali e movimentazione finanziaria, tale da rendere difficoltosa la ricostruzione dei flussi economici da parte degli organi addetti al controllo. Parte del denaro riciclato varcava i confini nazionali, confluendo nei conti svizzeri e monegaschi intestati al BAFUNNO stesso.
Il giovane TRIMBOLI è accusato di aver rivestito il ruolo di “factotum” di IETTO Francesco – stante la sua ridotta capacità di azione per effetto degli arresti domiciliari – ed in particolare di aver costituito il “trait d’union” tra quest’ultimo e il commercialista BAFUNNO Pasquale. TRIMBOLI risulta, inoltre, aver assunto fittiziamente la carica di amministratore di alcune società, di fatto gestite da IETTO, costituite ad hoc per finalità di riciclaggio.
Maggiori dettagli saranno forniti dal Capo Centro D.I.A. di Torino, nel corso della conferenza stampa che avrà luogo alle ore 11.00 odierne presso il Centro Operativo, in via Foggia, 14, Torino.