Messina, via i rifiuti o via la Tari: Gioveni pronto a ricorsi giudiziari

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Il consigliere comunale dell’Udc apre a nuovi scenari e chiede il riconoscimento del danno ambientale all’Asp

rifiuti messina villafgio aldisioLa presenza dei rifiuti lungo le strade cittadine rischia di provocare un cortocircuito giudiziario: l’esponente del consesso civico Libero Gioveni, eletto in quota Udc, ha infatti evidenziato come, qualora non dovesse rientrare l’emergenza nel giro di sette giorni, sia sua intenzione sollevare il caso innanzi all’Autorità Sanitaria, chiedendo il riconoscimento a tutti gli effetti del “danno ambientale”. Un’opzione, questa, che secondo il consigliere comunale aprirebbe all’applicazione dell’art. 35 del regolamento IUC, che a fronte di simili criticità dispone “il pagamento del tributo da parte dei soggetti coinvolti nella misura massima del 20%”.

Se i servizi di igiene cittadina non vengono garantiti adeguatamente a fronte dei sacrifici economici richiesti ai contribuenti, la TARI che paghiamo rischia di assumere i contorni di un furto legalizzato, e personalmente, nell’esaminare a breve il nuovo tariffario 2015 non potrò non tenere conto dell’ennesimo scempio che sta investendo in questi giorni tutta la città” è il commento laconico di Gioveni. Questi, fra l’altro, cita a suo favore una sentenza del 2008 del Giudice di Pace di Napoli, che avrebbe riconosciuto la validità dei ricorsi a fronte dell’emergenza rifiuti, stante i pagamenti per servizi mai erogati.

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