Messina, Jovanotti al San Filippo esalta la legalità ma fuori dallo stadio comanda la mafia: la raccapricciante testimonianza di un giovane che pensava di essere libero di scegliere…

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La raccapricciante testimonianza di un lettore  di StrettoWeb sui parcheggi per il concerto di Jovanotti

Messina concerto jovanotti 18 luglio 2015 (1)18 luglio 2015 decido di andare a Messina, per assistere al concerto di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, nello stadio San Filippo. Con grande entusiasmo, io e la mia fidanzata, ci mettiamo in macchina e partiamo. Arrivati a destinazione notiamo con stupore che il Comune di Messina ha deciso di dedicare l’uscita San Filippo soltanto a chi deve andare al concerto e che, incredibilmente, c’era un posteggio auto organizzato. Così, piacevolmente sorpresi, ci informiamo sul prezzo da pagare per lasciare la macchina; ci rispondono che il prezzo standard è di 20 euro; troppo, quindi decidiamo di fare un giro per cercare posteggio altrove. Qui comincia un’altra storia, che mi fa indignare anche solo a ripensarci. Percorriamo circa 500 metri e notiamo in una traversa un posto libero; contenti e quasi stupiti per la fortuna sfacciata, cominciamo le manovre per parcheggiare, finché 3 brutti ceffi si avvicinano minacciandoci palesemente e dichiarando “ca’ c’è a me machina” e aggiungendo “s’a vo taliata ma dari 10€”. Provo a controbattere col sangue già al cervello, ma con atteggiamento mafioso si aggiungono altre persone a spalleggiare gli altri. Per evitare guai, schifato e innervosito più che mai mi rassegno all’idea che se voglio godermi il concerto è meglio andarmene. Dopo altri 200 metri incrocio una pattuglia della polizia municipale, chiedo alla mia ragazza di affiancarli e gli racconto l’accaduto; mi rispondono: “eh lo sappiamo, li conosciamo, c’è il servizio polizia in borghese che gira per evitare questo” (penso tra me e me “mi fa piacere che li conoscete, perché io non li conoscevo, ma soprattutto la pattuglia in borghese non evita niente) salvo poi aggiungere: “oltrepassa il semaforo, vai alla stazione della metro a 2,5 km da qui, li c’è il posteggio gratuito e la navetta che con 2 euro ti porta allo stadio”. Pensiamo che forse è l’opzione migliore e ripartiamo. Arrivati al semaforo veniamo circondati da decine di persone che ci garantiscono alla modica cifra di 10 euro un posteggio a massimo 500 metri dallo stadio, dichiarando “ca a zona ca’ è a nostra”. Sempre più deciso a non voler fare “affari” con certa gente, rifiuto l’offerta e vado avanti. Riusciamo a trovare la stazione della metro in cui, incredibile ma vero, c’è un ampio parcheggio e un ottimo servizio “navetta concerto” per lo stadio al modico costo di 2 euro. Ma anche lì l’accerchiamento con richiesta di denaro si ripete. Col nervosismo ormai a fior di pelle, rimettiamo in moto e decidiamo di andare sempre più lontano, riusciamo infine a posteggiare a 500 metri dalla stazione, senza essere visti e con la paura di trovare una multa al ritorno. Prendiamo la navetta e finalmente riusciamo  a goderci quello spettacolo offerto dal grande artista sopracitato e che oltre ad essere un grande artista si dimostra una grande persona ricordando, a fine concerto, che tutti possiamo essere dei super eroi e citandolo testualmente “…ci sono super poteri che tutti abbiamo: l’amore, la voglia di fare e di creare, la curiosità, e la LEGALITÀ….” e che dopo pochi minuti sarebbe stato il 19 luglio Anniversario della morte di Paolo Borsellino.

Così anche grazie a queste parole, ho trovato il coraggio di scrivere queste righe, sperando che siano un piccolo segnale di voglia di legalità in questa montagna di sopraffazione e mentalità mafiosa e uno stimolo alle istituzioni a combatterla veramente.

Maurizio Palermo

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