Messina, Ialacqua tenta di fronteggiare l’emergenza. Il Consiglio riflette sui rifiuti all’Amam

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L’assessore competente circoscrive il problema e tenta di uscire dal clima d’emergenza

Mezzi guasti, problemi con le discariche, inciviltà diffusa. Starebbero qui, secondo l’assessore Daniele Ialacqua, le cause della sporcizia sparsa sul territorio messinese, coi cassonetti gravidi di rifiuti che per giorni non vengono raccolti dal personale di MessinAmbiente.

L’assessore della Giunta Accorinti ha spiegato che l’Amministrazione sta già studiando le contromosse; ed in effetti i vertici con Alessio Ciacci, commissario liquidatore della partecipata in questione, negli ultimi giorni si sono moltiplicati. Entro la fine della settimana, secondo i desiderata del Governo cittadino, la situazione dovrebbe rientrare nei canoni della normalità, fatti salvi eventi straordinari.

Nell’analizzare le criticità emerse, Ialacqua ha rilevato come queste difficoltà si siano registrate dopo 10 mesi di lavoro incessante, 10 mesi che avevano permesso al Comune di restituire decoro alla città. Ammesso che ciò sia vero, e le denunce dei nostri lettori spesso hanno rivelato il contrario, bisogna considerare l’alta imposizione stabilita sui rifiuti da Palazzo Zanca, una pressione fiscale che non può giustificare – neanche potenzialmente – un servizio di efficienza part-time, fosse anche per 10 mesi l’anno.

Frattanto resta aperto il dossier relativo all’Amam e, in prospettiva, alla futura Multiservizi. La modifica dello Statuto dell’azienda addetta all’erogazione idrica viene fortemente sponsorizzata dal vice-sindaco Guido Signorino, nel quadro della complessiva riorganizzazione delle società collegate al Comune. Ma è proprio la revisione radicale dei servizi offerti alla cittadinanza a mettere in allarme i consiglieri, sollecitandone la prudenza.

Qui la critica diventa politica perché ancora una volta, in barba al confronto, la scadenza del 14 luglio imposta dalla Regione è imminente: bisognerà quindi decidere con una valutazione sommaria degli elementi, un copione già visto per la contabilità dell’ente.

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