Gioiosa Marea, ruba una macchina e provoca un incidente: fermato dai Carabinieri

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Cristian Namio, originario di Patti, ha 22 anni ed è stato beccato in stato d’ebbrezza

Nel corso della nottata scorsa è giunta alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Patti una richiesta di intervento per un incidente stradale occorso in Contrada Saliceto di Gioiosa Marea. I Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea, giunti sul posto, trovavano un’autovettura cabriolet impattata contro un muro e numerose altri veicoli danneggiati.

Dopo essersi sincerati delle condizioni del giovane guidatore, i militari espletavano i normali controlli di rito e immediatamente appuravano che lo stesso, identificato in Cristian Namio, cl. ’93 e residente a Patti (ME), non era titolare di patente di guida e versava in evidente stato di ebbrezza alcolica. Da successivi accertamenti sull’autovettura, la stessa risultava intestata ad altra persona. Il proprietario, immediatamente contattato, riferiva che l’autovettura gli era stata rubata poco prima.

E’, quindi, scattato l’arresto per il giovane Namio il quale veniva accompagnato presso il Pronto Soccorso di Patti per essere visitato e sottoposto agli esami clinici dai quali risultava positivo con un tasso alcolemico che superava di gran lunga il limite consentito. I reati contestati sono il furto aggravato, il danneggiamento, la guida senza patente ed in stato di ebbrezza.

Da una prima ricostruzione dei fatti si evince che il giovane si è impossessato dell’autovettura a Patti Marina, luogo in cui il proprietario ha un’abitazione, per poi darsi alla fuga sulla strada statale in direzione di San Giorgio di Gioiosa Marea. Giunto in Contrada Saliceto, Namio perdeva il controllo dell’autovettura andando ad impattare contro i veicoli parcheggiati lungo la via, per poi terminare la corsa contro un muro. Il motivo del gesto è da ricondursi verosimilmente al forte stato di ebbrezza alcolica che ha indotto il ragazzo a compiere l’insano atto che poteva avere conseguenze ben più nefaste.

Dopo le formalità di rito, su disposizione del PM di turno veniva condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

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