E’ di un morto e nove feriti l’ultimo bilancio delle vittime dell’esplosione che questa mattina ha investito il consolato italiano al Cairo. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Sanità egiziano, Hossam Abdel-Ghaffar, citato dal sito Al-Ahram.
Esprimendo vicinanze alle persone colpite e al personale, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha precisato che non ci sono vittime italiane, sottolineando che “l’Italia non si fa intimidire”.
Stando alle prime ricostruzioni, l’esplosione, avvenuta alle 6.30, è stata causata da un ordigno piazzato su un’autovettura parcheggiata vicino al consolato, che rimane chiuso nei giorni di venerdì e sabato. Al momento non è giunta alcuna rivendicazione.
Dopo la destituzione del presidente Mohamed Morsi, nel luglio del 2013, i gruppi jihadisti hanno intensificato gli attacchi contro le forze di sicurezza egiziane, uccidendo centinaia di poliziotti e soldati. Di recente la polizia aveva però denunciato il rischio di attacchi contro le ambasciate, stando a quanto riferito da fonti diplomatiche alla France presse.