Decreto Enti Locali, il Senato certifica lo schiaffo di Renzi a Falcomatà: buio pesto per il Comune

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I consiglieri di opposizione: “abbiamo più volte reso note le nostre perplessità circa le disposizioni del decreto e abbiamo provato ad intervenire con degli emendamenti che modificassero il testo in senso più favorevole per la città di Reggio”

Dura batosta per la città di Reggio Calabria dall’approvazione del Decreto Enti Locali da parte del Senato senza gli emendamenti che avrebbero risolto i tanti problemi di Palazzo San Giorgio. Il tanto sbandierato DL Enti Locali che, secondo il Sindaco, darebbe a Reggio importante linfa vitale, rischia di determinare un terribile guaio per il Comune e la città.

Tramite una nota, i consiglieri comunali di opposizione Dattola, Maiolino (Reggio Futura),  Matalone (Reggio Futura), D’Ascoli (Reggio Futura), Caracciolo (Forza Italia), Ripepi (Forza Italia) Dattola (NCD) hanno spiegato che “nella giornata di ieri il sindaco Giuseppe Falcomatà ha subìto la più grande sconfitta da quando occupa la poltrona di primo cittadino. Il Senato ha infatti approvato, nella seduta di ieri pomeriggio, il famoso decreto sugli enti locali, tanto sbandierato dal sindaco Falcomatà e da tutto il centrosinistra reggino come un provvedimento con cui il Governo Renzi dimostrava la sua vicinanza alla città di Reggio. Abbiamo più volte reso note le nostre perplessità circa le disposizioni del decreto e – attraverso il senatore Antonio Caridi – abbiamo provato ad intervenire con degli emendamenti che modificassero il testo in senso più favorevole per la città di Reggio. Com’è ovvio che fosse, tutti gli emendamenti che sono stati presentati (da quello che trasformava l’anticipazione di liquidità in un finanziamento a fondo perduto, a quello che estendeva la possibilità di assumere tre unità di personale a tutte le categorie lavorative e non al mero staff del sindaco, a quello che consentiva di derogare alla ricostituzione immediata delle somme vincolate) sono stati respinti”.

“Ma la cosa ancor più incredibile – proseguono – è che a essere respinti sono stati anche gli emendamenti che il sindaco Falcomatà ha fatto presentare ai suoi(?) referenti in Senato. Tutto questo per ribadire che al di là delle chiacchiere ad uso giornalistico, questa amministrazione continua a distinguersi per la sua incapacità ad operare e – soprattutto – a far sentire la propria voce a livello nazionale. Se davvero – come ha più volte ribadito Falcomatà – il Presidente Renzi avesse voluto “fare un regalo alla città di Reggio” o comunque avesse voluto dimostrare una certa attenzione rispetto ai problema della città, avrebbe potuto ordinare ai suoi di votare favorevolmente gli emendamenti presentati dal sen. Caridi (quelli sì davvero agevolanti per la città di Reggio!) e lo stesso avrebbe potuto fare per gli emendamenti voluti indirettamente dal sindaco Falcomatà. Al quale, a questo punto, consigliamo di rivedere i suoi contatti a Roma.  L’auspicio – concludono– è che si possa fare qualcosa di più presto la votazione in seno alla Camera dei prossimi giorni. Il nostro obiettivo è il bene della Città”.

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