Vulcano, quei fumi fanno male: a rischio il comparto turistico?

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La Protezione Civile denuncia l’eccesso di anidride carbonica nell’isola eoliana

Un allarme sanitario nel cuore di Vulcano apre uno squarcio inquietante sull’elevata presenza di anidride carbonica nell’isola eoliana. L’allarme viene dalla Protezione Civile, dopo il trasferimento d’urgenza di un minore operato dall’elisoccorso del 118 domenica 14. Il destinatario della missiva è duplice: da un lato si è interessata la Regione Siciliana, dall’altro il Comune di Lipari – previa informativa rilasciata alla Prefettura – per mettere in evidenza le “pericolosità connesse con le emissioni gassose in mare“. Secondo la Protezione Civile vanno chiarite le circostanze con meticolosità, soprattutto per ciò che concerne lo spazio tradizionalmente riservato alla cura dei fanghi. Qualora ciò dovesse essere confermato, si tratterebbe di un colpo potenzialmente mortale per il turismo, vista la probabile interdizione d’accesso alle “acque calde” che farebbe saltare il giro economico attorno alle cure termali. Il sindaco, in tal senso, ha promesso accertamenti celeri.

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