“Sviluppo sostenibile di qua, sviluppo turistico di là, qualche ‘fantasiosa idea’ e tanti inutili bla bla bla!!!”

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Davanti ad una serie di demagoghi, che si schierano a difesa dei laghetti maleodoranti (che chiamano “Pantano” perché fa più chic) e che si affannano a cercare tutela per il fenicottero e per il cavaliere d’Italia ma che non dicono una sola parola per sostenere l’essere umano che a Saline sta morendo di fame e disperazione, ci verrebbe quasi quasi da alzare le mani in segno d’arresa. Come se dar da mangiare agli uccellini fosse più importante che dar da mangiare ai bambini. Dargliela vinta, però non ci piace, così decidiamo di continuare a credere che l’informazione sia un’arma infallibile, forse un po’ lenta a volte, ma infallibile. Tutti felici e contenti, in un clima festoso e che se ne fregano se la festa la vedono solo loro! Lo affermano in una nota per il Comitato “Vederechiaro” Domenico FOTI, per il Comitato “Grecanica Sviluppo” Assuntino BENEDETTO.

Sono trascorsi otto anni, OTTO ANNI…più di 2.920 giorni e Saline è ridotta peggio di quel che era nel 2007. Ancora si è costretti a sentire poesie e litanie da parte di chi ha utilizzato la lotta spietata contro il progetto della centrale a carbone per meri fini personali ma le poesie producono aria e solo d’aria come d’amore non si vive energicamente bene. Otto anni di fantasiosi progetti alternativi che ad oggi, non solo sono improponibili, ma anche irrealizzabili! Si sono succeduti amministrazioni e commissariamenti, cambi di guardia alla Regione, come alla provincia ma Saline sembra non essere nei pensieri di nessuno se non a chiacchiere. In realtà, c’è da dire che, aspettiamo da cinquant’anni, quanto ancora dovremo aspettare?

Abbiamo il sospetto che rigettando il treno del Progetto Sei, si chiuderà definitivamente anche di nominare Saline. È vero che il 27 febbraio scorso il Tar Lazio ha accolto il ricorso della Regione e annullato le autorizzazioni alla costruzione della centrale ma dopo che è stato? Dove sono finiti tutti i D’Artagnan che in quei giorni hanno cavalcato l’evento per apparire sugli organi di stampa? E dove è finito il loro impegno? Spariti, tutti spariti. Cgil, Repubblicani, Italia Nostra, Fai, Touring Club, Pd, Cai, “bot, cct e ddt” dove siete? Dove siete sempre stati ma non certamente nella nostra area disgraziata. Il ricorso della Sei al Consiglio non ci ha colto di sorpresa perché siamo sempre stati certi della validità del progetto e del team che l’ha realizzato.

Confidiamo che qualcuno si sveglierà e che ribalterà una sentenza che ha più sapore di politico che tecnico, ridonando una speranza a tutti i cittadini che hanno sempre lottato a fianco della Sei. Smettetela di creare illusioni alla povera gente, smettetela di propinarci un parco naturale antropologico che non solo non realizzerete mai ma che, se per funesto destino dovreste riuscire a creare, non porterebbe nessun rilancio per Saline e nessuna economia fiorente.

Mentre voi continuerete a impegnarvi per i fenicotteri, noi non smetteremo di informare la gente su un progetto concreto – la vera unica opportunità! – che non arrecherà danno a niente e nessuno se non alle ambizioni personali di chi sulla miseria di un popolo riesce a speculare una vita intera, arricchendo solo se stesso e i suoi discendenti.

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