A Roma il convegno sulla macro-regione del Mezzogiorno tra Sicilia e Calabria
L’evento, che ha sancito innanzitutto la necessità della coesione territoriale, ha visto la partecipazione di professionisti e professori universitari provenienti da tutta Italia, e ha evidenziato l’importanza della nostra penisola nei flussi commerciali euroasiatici.
La stessa Unione Europea ha calcolato che una ripartizione dei flussi mercantili mediterranei, derivante dalla ottimizzazione del trasporto merci in base alla distanza da percorrere fino a destinazione, ridurrebbe del 50% l’inquinamento da ossido di carbonio, principale responsabile dell’effetto serra. Inferrera ha sottolineato che il Mediterraneo, la cui superficie acquea è pari all’1% dei mari del globo, subisce un traffico navale pari al 33% del totale.
Giorgio Diana, professore emerito del Politecnico di Milano che ha contribuito alla redazione del progetto del ponte sullo stretto, ha appassionato la platea parlando dei ponti sospesi e della loro interazione con i venti, unici veri nemici di questo tipo di strutture, parlando dell’impalcato “Messina Type” dotato di profilo alare a cassoni separati e di adeguati accorgimenti aerodinamici. Diana, che si sta occupando della realizzazione del TERZO ponte sul Bosforo, ha detto che per quest’ultimo ponte, dalla progettazione alla realizzazione, sono passati tre anni. In questo momento è in corso il montaggio dell’impalcato. La fase progettuale è stata sovrapposta a quella realizzativa. “Per il ponte di Messina – ha detto Diana – abbiamo studiato troppo. Abbiamo voluto approfondire eccessivamente”.
“Venti anni fa – ha detto – ero contrario al ponte sullo stretto. Ero vittima della cattiva informazione creata sull’argomento”. Il professore ha poi presentato una carrellata di ponti, di varia tipologia, presenti nel mondo, ed ha affermato che l’isola artificiale creata nell’ambito del collegamento di Øresund tra Copenaghen e Malmö è diventata un paradiso naturale.
Intervento di carattere economico-finanziario da parte di Antonino Galloni, economista, docente alla Università Cattolica di Milano, alle Statali di Modena e Napoli, alla Luiss di Roma, nonché Direttore Generale al Ministero del Lavoro e sindaco dell’INPS che, polemicamente, ha posto l’accento sulla reperibilità delle risorse finanziarie. “Per salvare le banche – ha detto Galloni – si sono bruciati trilioni di dollari. Se una minima frazione fosse invece stata utilizzata per lo sviluppo e il rilancio dell’economia reale, avremmo potuto realizzare dieci ponti”.
L’importanza del corridoio Berlino-Palermo, insieme alla necessità di intercettare il traffico dei container dai porti del nord Europa a quelli del sud Europa è stata evidenziata da Rocco Giordano, Esperto in Economia e Politica dei Trasporti Laurea Honoris Causa in Scienze dei Trasporti presso la Costantinian University di Providence (USA), Presidente del Comitato Scientifico della Consulta Generale per l’Autostrasporto e la Logistica per il Piano Nazionale della Logistica, Editore e direttore responsabile della Rivista Sistemi di Logistica, Napoli.
Giovanni Saccà, Expert per le Infrastrutture ed i Trasporti Ferroviari, Dipartimenti di Scienze Economiche e di Studi Giuridici, Università degli Studi di Verona, ha trattato il tema del completamento del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (ScanMed)
e della estensione dei servizi ferroviari AV/AC alla Calabria e alla Sicilia. Tale corridoio, attualmente, non prevede la continuità territoriale tra la Calabria e la Sicilia (circa 3,3 km), mentre prevede la continuità territoriale tra la Germania, la Danimarca e la Svezia/Norvegia attraverso il superamento di ampi spazi di mare.
In base a quali principi europei – si domandava Saccà – è necessario mantenere una simile disparità di trattamento tra il nord e il sud Europa lungo lo stesso corridoio?
Qualche momento di dissenso si è registrato durante l’intervento di Bartolomeo Giachino, sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture nel IV Governo Berlusconi (2008-2011). Giachino ha dato la colpa al Governo dei “Professori” che, con Mario Monti, ha cassato il ponte sullo stretto con un decreto legge e ha sottolineato la sostanziale indifferenza sul tema da parte degli ultimi due governi di centrosinistra. Sarebbero molte le obiezioni che potrebbero essere rivolte al rappresentante di Forza Italia, prima fra tutte perché tra il 2008 e il 2011 il Governo Berlusconi non sia stato in grado di aprire concretamente i cantieri per realizzare un progetto approvato due anni prima. Va però dato atto al partito dell’on. Giachino di essere stato l’unico a inviare un rappresentante al convegno, a parte l’avv. Attaguile, esponente del centro democratico.
In chiusura, il prof. Iosé Gambino, geografo e docente ordinario dell’Università di Messina, ha raccontato di un test effettuato con i suoi allievi, quando chiese loro di rispondere, per iscritto, alla domanda “Secondo voi, quando si azzererà la disoccupazione, in Sicilia e in Calabria?”. La risposta di tutti gli studenti tranne una, fu: Mai! Una studentessa, invece, scrisse: Tra cinquant’anni! Quella ragazza era un’ottimista…