“A questo punto, mi sorge un dubbio atroce: che sia l’ennesimo tentativo del Governo di creare problemi ad un’amministrazione regionale poco simpatica a chi comanda? Se fosse così, sarebbe un fatto gravissimo, l’ennesimo “dispetto” nei confronti di Oliverio che si riversa drammaticamente sulla pelle dei cittadini. A questo punto – continua Caridi – sono io a lanciare una provocazione: dato che Renzi e compagni sembrano affetti dalla sindrome del ‘commissariamento facile’, che facciano gestire anche la mobilità in deroga a qualcuno che ha la loro fiducia, perché occorre per prima cosa pensare alle difficoltà di migliaia di famiglie che, al momento, possiedono solo questa fonte di sostentamento per vivere. Devo purtroppo constatare, però, che in Calabria ormai troppo spesso gli ammortizzatori sociali non fungono da strumento per arginare la crisi del lavoro ma vengono utilizzati quale arma per lo scontro politico. Mi auguro che questa situazione possa sbloccarsi prima della mobilitazione prevista a Lamezia per il prossimo 10 giugno – conclude il senatore Antonio Caridi – e chiedo formalmente al Presidente Oliverio di cominciare a battere i pugni sui tavoli romani, avere un atteggiamento meno accomodante e, così come ha promesso, auspico possa vincere questa battaglia di civiltà entro mercoledì prossimo”.