Si e’ concluso, al tribunale di Reggio Calabria, l’interrogatorio dell’ex segretario questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, indagato assieme ad altre 30 persone nell’inchiesta ‘Erga Omnes’ della Procura di Reggio Calabria. Il suo faccia a faccia con i magistrati Matteo Centini e Gaetano Paci e’ durato circa tre ore. Tranquillo, ai cronisti che lo attendono dice: “E’ stata una chiacchierata per quel che mi riguarda molto chiarificatrice, non ho nulla da aggiungere a quanto non sia stato detto dentro. Per la prima volta ho potuto chiarire e spiegare tutte le situazioni fra virgolette anomale che mi sono state contestate e credo di avere dato spiegazioni sufficienti per aiutare i giudici a capire quale sia la mia reale posizione“. Anche per i doppi rimborsi che gli vengono contestati nell’ordinanza Nucera ha una spiegazione: “Attenzione, non e’ che ci siano stati due rimborsi per la stessa cifra, e’ stato presentato materiale cartaceo che non ha avuto effetto. L’errore e’ stato commesso e me ne attribuisco tutte le responsabilita’ ma assolutamente non c’e’ stato un doppio pagamento e lo dicono i numeri“. E sul divieto di dimora in Calabria ironizza: “Quale migliore occasione per una vacanza con mia moglie“.