Reggio e le sue spiagge: tra atti incivili e degrado “l’ignoranza regna sovrana”

StrettoWeb

Reggio Calabria, città di mare, può contare sulla presenza di varie spiagge sul suolo cittadino, ma l’incuria ed il degrado regnano sovrani. Si richiede più cura ed attenzione anche e soprattutto da parte dei cittadini stessi

 

Reggio Calabria, una città affacciata su uno dei più bei scorci del Sud Italia; eppure, proprio da Reggio Calabria, durante il periodo estivo, i cittadini devono spostarsi quotidianamente per poter passare una giornata di mare. Chilometri in macchina per arrivare fino a Melito Porto Salvo, Condofuri, Bocale, Bova, Scilla, Bagnara. La domanda è perché? Finora, purtroppo, in città non si è potuto godere di una spiaggia attrezzata come si deve: il bellissimo Lungomare Falcomatà, dove d’estate sorgono i Lidi, è da molti considerato un luogo di ritrovo, di passeggio, di divertimento notturno, ma per quanto riguarda il mare la situazione cambia. Stessa cosa per la zona di Pentimele, dove oltre a prendere il sole, o a trascorrere del tempo in compagnia di amici, tanti cittadini si guardano bene nel considerare il posto come “degno” per passare una classica giornata di mare come si deve.

Tra il pericolo delle acque inquinate, e le condizioni di incuria in cui sono lasciati i siti, a Reggio ad oggi non si può contare su una vera e propria spiaggia. E pur vero, però, che per quanto riguarda la situazione, l’amministrazione comunale, nonché la Provincia si sono mosse: da poco è stata infatti presentata l’iniziativa “Spiagge accoglienti e accessibili”, di cui è promotore l’Ente Provincia, in collaborazione con l’Associazione Kleos. In merito a tale progetto, la Provincia stanzierà 5.000 euro per l’acquisto di attrezzatura a servizio dei diversamente abili e dei bambini, in aggiunta ad altri 1.200.000 euro per i lavori di messa in sicurezza delle coste di Reggio, Melito e Motta San Giovanni.

Sul sito del Comune è stato pubblicato nei giorni scorsi un avviso pubblico riferito alla manifestazione di interesse denominata “Estate Reggina 2015”: si vuole, con questa, assicurare un’offerta turistico-culturale qualificata alla città di Reggio.

Però l’estate, si può ben dire, è ormai iniziata: se da un lato si contano le iniziative, gli interventi, i propositi, dall’altro le azioni incivili dei balordi, degli indifferenti, continuano.

Si sta molto parlando di un altro sito di Reggio che potrebbe rappresentare, come di fatto rappresenta tuttora anche se non in condizioni ottimali, una delle spiagge “chiave” della città: la zona della “Sorgente”, dove recentemente si è era attuata un’operazione di bonifica ambientale, è stata nuovamente deturpata dall’incuria e dall’inciviltà di alcune persone.

Una spiaggia che sorge in città, che può essere fruibile ed accessibile ai tanti che non hanno la possibilità di spostarsi, è ancora invivibile. I resti delle vecchie case che da anni sono state rase al suolo lasciano alla spiaggia un “volto” indecoroso alla vista dei tanti che comunque continuano a frequentare il posto. Migliaia di bagnanti, infatti, d’estate affollano le piccole spiaggette della “Sorgente”, tante sono le macchine che creano un vero e proprio traffico nella zona, dove un parcheggio non esiste, dove una strada asfaltata che arriva alla spiaggia non esiste.

Si è pronunciato in merito l’Assessore comunale all’Ambiente, Antonino Zimbalatti, sottolineando il fatto che per quanto gli compete, ossia un intervento di bonifica ambientale e non strutturale, già sta facendo il possibile. Ai microfoni di Strettoweb, infatti, Zimbalatti ha dichiarato: “stanno procedendo gli interventi per rendere vivibile la zona della Sorgente; degli interventi che non vengono applicati su detriti che non sono di natura ambientale: infatti, sono stati trovati nella zona adiacente al tunnel un contenitore strano e degli altri con su scritto amianto, per cui si spera di poter risalire all’azienda o a chi li ha prodotti. Saranno tolti successivamente i massi (posizionati prima del tunnel per evitare che le azioni dei balordi potessero continuare) insieme all’azienda che ci supporta nel loro trasporto, e cercheremo così di dare una risposta alla gente. Chiaramente – ha proseguito Zimbalattiquesto non significa fare interventi di bonifica eliminando tutto ciò che è stato tolto dal demanio con l’abbattimento delle vecchie case o delle vecchie capanne, né per quanto riguarda la Sorgente, né per quanto riguarda la Capannina. L’AVR è una società che è deputata solamente all’eliminazione dei rifiuti e alla pulizia della zona. Non può interessarsi di eliminare delle deturpazioni che entrano in un riequilibro di tutta la zona, che avverrà con la risistemazione del parco lineare Sud a partire dal periodo di ottobre”.

E di “deturpazioni” si tratta eccome, affiancate ad un pericolo ambientale e nei confronti dei cittadini non indifferente, considerando la presenza di rifiuti speciali nella zona, lasciati lì con noncuranza.

A soffrire di questa situazione non è solo chi il posto lo frequenta d’estate, tra cui famiglie con bambini, che si ritrovano così a chiedersi se è il caso o meno di continuare ad andare a mare alla “Sorgente”, ma anche e soprattutto chi in quella stessa zona ci vive.

“La rovina di Reggio è l’ignoranza – ci trasmette una cittadina indignata – se solo le persone si documentassero sul pericolo dell’eternit, dell’amianto, e sui danni che hanno causato, allora chiamerebbero qualcuno per smaltirli come si deve, senza creare problemi al prossimo e a sé stessi”.

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