Reggio, Garanzia Giovani: “quando le “nuove idee” portano a risultati concreti”

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Cara: “parola d’ordine: lavoro. Tra le tante, troppe, urgenze che il nostro territorio ci impone l’aspetto occupazionale certamente rappresenta la chiave di volta per ristabilire un patto di fiducia tra amministratori ed amministrati”

Parola d’ordine: lavoro. Tra le tante, troppe, urgenze che il nostro territorio ci impone l’aspetto occupazionale certamente rappresenta la chiave di volta per ristabilire un patto di fiducia tra amministratori ed amministrati. Certo, vanno completamente e totalmente abbandonate le vecchie strade dell’assistenzialismo e dei “posti statali”, pertanto quotidianamente ci scontriamo con una realtà che purtroppo emargina i talenti e dove le imprese sono sempre più sole. Oggettivamente, dunque, i nostri strumenti sono davvero pochi. In questo contesto l’opportunità di Garanzia Giovani, rappresenta certamente uno step, seppur temporaneo e formativo, importante per i nostri giovani. In tal senso va sottolineata l’operatività dell’agenzia per l’erogazione servizi per il lavoro, “Nuove Idee”, che ha sede in via Sbarre Superiori Diramazione Petrillina a Reggio Calabria” afferma in una nota Demetrio Cara, consigliere provinciale. “Ho testato personalmente la competenza degli esperti della associazione “Nuove Idee”, che coordinati dal Presidente dott. Antonio Diano, giornalmente danno risposte concrete e fattive sia a soggetti disoccupati/inoccupati che vogliono intraprendere un tirocinio formativo che alle stesse imprese che sono alla ricerca dei tirocinanti per creare occupazione usufruendo dei bonus previsti nel programma “Garanzia Giovani” . Credo certamente – prosegue- che il programma “Garanzia Giovani”  può rappresentare nella correlazione tra domanda ed offerta (disoccupati/inoccupati – imprese) un volano di sviluppo socio – economico che può consentire oggi alla nostra provincia e domani alla nostra Città Metropolitana di risollevarsi dalla stagnazione economico –  produttiva che attanaglia tutti i settori produttivi”, conclude Cara.

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