Reggio, la destra reggina: “ennesimo oltraggio ai martiri della rivolta”

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“I militanti della destra reggina, nei giorni scorsi, avevano ripulito e bonificato la villetta “Martiri della Rivolta” spinti da un sentimento di amore incondizionato verso Reggio ed il suo territorio, convinti che la partecipazione ed il supporto alla crescita dell’intera comunità passi anche e, soprattutto, da un impegno civico diretto e non subordinato”

“I militanti della destra reggina, nei giorni scorsi, avevano ripulito e bonificato la villetta “Martiri della Rivolta” (che si trova alle spalle della chiesa di S.M. del Divin Soccorso) spinti da un sentimento di amore incondizionato verso Reggio ed il suo territorio, convinti che la partecipazione ed il supporto alla crescita dell’intera comunità passi anche e, soprattutto, da un impegno civico diretto e non subordinato. La distruzione effettuata la notte scorsa, ad opera dei “soliti noti”, delle targhe che ricordano i caduti della rivolta di Reggio, apposte, appunto, dopo l’azione di bonifica dell’omonima villetta, è da considerarsi come il frutto “marcio” della nuova stagione di odio ed intolleranza che si è instaurata a seguito delle esternazioni e dei comportamenti di alcuni rappresentanti della sinistra locale e nazionale” affermano in una nota  il Centro Studi Tradizione Partecipazione, Reggio Futura, Alleanza Calabrese, Destra per Reggio, Movimento Indignati, Fratelli d’Italia. Le ultime vicende che hanno riguardato gli esponenti della maggioranza consiliare di centrosinistra, la legittimazione alle aggressioni verbali generata da chi occupa cariche istituzionali, producono effetti devastanti sul tessuto sociale di una città in ginocchio. Reggio è ostaggio di gente inadeguata ed immatura – continuano- che inneggia ai “gulag” di Stalin e alle “foibe” di Tito, che sostiene che i Marò detenuti in India sono degli assassini e che chi milita a destra è un topo di fogna da rispedire sotto i tombini, trovando sponda e scudo in chi, invece, dovrebbe rappresentare le istituzioni e tutti i cittadini. Adesso, con questo gesto infame e scellerato, vorrebbero cancellare la memoria di una intera generazione di reggini che nel ’70 ha lottato per il diritto al futuro pagando un altissimo tributo di sangue. E’ ovvio che un clima così avvelenato non può non causare gesti di questo genere: chi invita (ormai su scala nazionale e non solo a Reggio) gli elettori del centrodestra a “tornare nelle fogne”, dovrebbe interrogarsi introspettivamente per comprendere la gravità delle parole pronunciate, perché gli insulti producono sottocultura, e non è certo di questo che la città e l’Italia oggi hanno bisogno. Il vile gesto della scorsa notte – concludono- non ci piega ma anzi ci fortifica, innalza in noi quello spirito di appartenenza e di solidarietà che ci spingerà, lo ribadiamo, ad una nuova e rinnovata attività politica e militante, sempre e soltanto al servizio della nostra comunità non curanti delle ingiurie e degli insulti che ci provengono da questa sinistra che preferisce lo scontro al confronto”.

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