Reggio: all’Ordine dei Medici gli odontoiatri celebrano un risultato epocale

StrettoWeb

E’ stata massiccia la partecipazione all’assemblea degli odontoiatri svoltasi presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici della provincia di Reggio. Al centro del dibattito, il disegno di legge che, finalmente, andrà a normare requisiti degli studi dentistici di tipo libero professionale

Nociti, Rubino, Guarnieri, Frattima, Veneziano, De FilippoE’ stata massiccia la partecipazione all’assemblea degli odontoiatri svoltasi presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria. Al centro del dibattito, il disegno di legge che, finalmente, andrà a normare requisiti degli studi dentistici di tipo libero professionale. Ad aprire i lavori è stato il Presidente degli Odontoiatri reggini, Dr. Filippo Frattima, che ha letto il messaggio inviato dal Presidente nazionale, Dr. Giuseppe Renzo, assente all’evento per concomitanti impegni istituzionali. Il Dr. Frattima ha ringraziato i colleghi consiglieri dell’Ordine reggino “in quanto sempre vicini alle problematiche della categoria odontoiatrica” ed, al contempo, ha evidenziato l’importanza degli argomenti oggetto della discussione. “Abbiamo vinto tutti – ha chiosato il Dr. Filippo Frattima – poiché a questo risultato epocale hanno partecipato le cao in modo disinteressato e per il bene della categoria. Per i dentisti calabresi, questo è un traguardo storico dopo che una mano furtiva, aveva aggiunto alla legge del 2008, una frase che rendeva interpretabile la legge stessa e nello stesso tempo soddisfaceva i desiderata di un funzionario regionale. Abbiamo dovuto combattere contro chi, nutrendo qualche interesse, ha inviato i Nas, prima a Catanzaro dove hanno fatto chiudere alcuni studi per mancanza della autorizzazione, e più recentemente a Reggio Calabria. Abbiamo persino ricevuto delle malcelate minacce, ma chi scrive pensando di intimidirci deve sapere che combatte non contro di noi ma contro tutti i dentisti. Finalmente, il buon senso di questa giunta regionale, rispetto alle precedenti, ha deliberato, giustamente, che non dovevamo avere gli stessi requisiti che sono obbligatori solo per le grandi strutture e per gli studi accreditati. Il tempo ci ha dato ragione…era come dicevamo noi lo studio libero-professionale non deve essere soggetto o succube della regione”. Nel porgere i saluti, il Presidente dell’ente ordinistico, Dr. Pasquale Veneziano, dopo avere ringraziato e dato il benvenuto agli ospiti, ha ricordato la propria disponibilità per la risoluzione di questa giusta causa che interessa gli studi odontoiatrici e gli ambulatori medici che fanno chirurgia ed ha evidenziato lo sforzo dei presidenti provinciali e in particolare dei dottori Guarnieri e De Filippo. Il Dr. Veneziano ha messo in rilievo l’adesione massiccia degli odontoiatri venuti da ogni parte della provincia all’evento e l’impegno disinteressato profuso dal Presidente della Cao reggina, Dr. Filippo Frattima a tutte le questioni che è chiamata ad affrontare la categoria. “Siamo orgogliosi, come Ordine, – ha dichiarato il segretario dell’ente ordinistico reggino, Dr. Vincenzo Nociti – di aver sostenuto le commissione odontoiatriche che, nel pieno rispetto delle regole, sono riuscite a ottenere questo grande risultato per la categoria.  Hanno lottato per degli interessi legittimi e con grande compattezza”. Un saluto è stato rivolto anche dal Presidente degli odontoiatri vibonesi, Dr. Giovanni Rubino, prima di entrare nel cuore dell’assise con le relazioni del Dr. Salvatore De Filippo, Presidente della Cao di Catanzaro, ed del Dr. Pino Guarnieri, Presidente della Cao di Cosenza. De Filippo ha spiegato la genesi del disegno di legge deliberato dalla giunta regionale, sulle normative degli studi di assistenza odontoiatrica in regime libero – professionale alle quali hanno lavorato e che è stato il risultato di un tavolo tecnico fortemente voluto dal Governatore della Calabria, On. le Mario Oliverio. “Ci volevano imporre – ha rammentato il Dr. De Filippo – l’autorizzazione sanitaria e gli stessi requisiti delle cliniche accreditate. Come coordinamento delle commissioni odontoiatriche calabresi, ci siamo, sin da subito, opposti alla errata interpretazione della legge del 2008 che veniva strumentalmente fatta dal Dipartimento Regionale della Salute. Ragione che ci ha stata data anche dalla magistratura, in seguito.  La nuova legge andrà a regolare un settore pieno di lacune e contribuirà alla sburocratizzazione di un sistema farraginoso. Infatti, con una semplice “scia” (e non una domanda di autorizzazione) ogni dentista potrà iniziare subito ad esercitare nel proprio studio”.Lo studio singolo o associato che esercita l’attività in regime libero – professionale – ha spiegato il Dr. Pino Guarnieri, Presidente della Commissione Odontoiatri presso l’Ordine dei Medici di Cosenza – non è soggetto ad autorizzazione. Questa è la principale novità in un disegno di legge che è andato a fare chiarezza sulla precedente legge mal interpretata. Abbiamo normato un semplice sistema “autorizzativo” degli studi odontoiatrici che, comunque, dovranno rispettare dei requisiti minimi, strutturali, tecnologici ed organizzativi per la sicurezza del paziente. Adesso ci sono delle regole certe su cosa deve avere uno studio dentistico per potersi definire tale. Diversamente ci saranno delle sanzioni dure. La disposizione del 2008 secondo l’interpretazione di qualche funzionario regionale ci gravava di una obbligatoria autorizzazione regionale e una serie insostenibile di requisiti strutturali che avrebbe escluso dall’esercizio lavorativo il 75 per cento degli studi calabresi.” Al termine dell’assemblea è seguito un proficuo dibattito.

Condividi