Reggina, Nick Scali: “questa trattativa è chiusa, ma per il futuro resta aperta una porticina…” [FOTO]

StrettoWeb

Reggina, ecco Nick Scali: abbiamo incontrato l’imprenditore 82enne che ha confermato la chiusura della trattativa ma non ha definitivamente chiuso la porta al club amaranto

Dopo aver ricevuto il comunicato ufficiale in cui Nick Scali annunciava che “non si sono trovate le condizioni utili per un ingresso nella società Reggina Calcio“, abbiamo avuto l’onore di incontrare l’imprenditore reggino che ha fatto fortune in Australia, insieme al consulente reggino Massimo Fiumanò che ha seguito da vicino tutte le operazioni della trattativa e che nel mese di aprile ha accompagnato il Presidente Foti nel suo viaggio in Australia. “In quei giorni in Australia – spiega Nick Scaliabbiamo sancito un gemellaggio tra la Reggina e il Club Marconi“. Su StrettoWeb ne parlavamo il 17 aprile (qui l’articolo completo).

Poi – prosegue Nick Scali nel nostro incontro – siamo andati avanti, abbiamo avuto grande disponibilità dal Presidente Foti che ringrazio per tutto quello che ha fatto, ci ha invitato a Reggio e si è sempre comportato bene. La trattativa andava avanti da tempo, poi è proseguita dopo l’incontro in Australia. Il Presidente Foti ci ha inviato tutte le carte e i piani che gli avevamo chiesto, abbiamo continuato a parlarci, io ho raccolto intorno a me un gruppo di investitori, eravamo in sei me compreso, e abbiamo formato una cordata per la Reggina. Poi, però, non ci sono state le condizioni per un fine positivo, non mi va di entrare nel dettaglio e spiegare i motivi. Negli affari è così, le cose possono andare bene, o possono andare male. Io oggi quello che posso dirvi, è che al momento la trattativa si è chiusa con esito negativo. Non escludo, però, che si possa riaprire in futuro. Resta aperta una porticina. Quando? Non so, in futuro. Forse una settimana, oppure un mese, oppure un anno“.

Nick Scali è nella sua Calabria, dove torna più volte l’anno per lunghi periodi: “sì, sono qui un po’ per le vacanze e un po’ per lavoro, faccio avanti e indietro. Mi fermerò ancora un paio di mesi, diciamo per l’estate. Adoro la mia Calabria, quella della Reggina era una scelta di cuore. Io vedo sempre da vicino questa città, mi piacerebbe vederla rinascere, risorgere. Tengo molto al mio territorio. In questi giorni ho visitato il Centro Sportivo Sant’Agata, lo Stadio Oreste Granillo, che prima non conoscevo. Sono strutture molto belle e interessanti, non sono cose indifferenti, parliamo di impianti importanti. Sarebbe stato bellissimo portare avanti quei progetti che avevamo in mente tra Reggio e l’Australia, sarebbe stato bello organizzare partite e tournée, mandare ragazzi di Reggio in Australia e ragazzi australiani a Reggio. E non è da escludere che tutto questo non si possa fare in un futuro. Adesso auguro le cose migliori alla Reggina, spero che si iscriva al campionato, che vada avanti, che resti in piedi. Poi, se ci saranno le condizioni, in futuro vedremo. Mi auguro che ci incontreremo più in là. Mi dispiace che l’operazione non sia andata in porto in modo positivo, io sono molto affezionato a questo territorio e mi piacerebbe anche che la Reggina tornasse in serie A. Ha avuto grandi campioni, ha fatto grandi partite e grandi stagioni, è diventata famosa e ambita nel mondo“.

Sui motivi che hanno portato all’esito negativo della trattativa, Scali non si è voluto esporre. Ma non ha neanche chiuso la porta in modo definitivo. Adesso il presente della Reggina è tutto nelle mani del Presidente Lillo Foti che farà di tutto per iscrivere la squadra il 30 giugno al campionato di Lega Pro. Foti, dopotutto, non ha più intenzione di rimanere alla guida del club: l’abbiamo scritto e ribadito nelle ultime settimane e lo confermiamo ancora oggi, l’era di Foti alla guida della Reggina può considerarsi conclusa per scelta dello stesso Presidente amaranto. Nella trattativa con il gruppo di Scali, ha di fatto messo nelle mani degli investitori italo-australiani il club senza pretendere un centesimo, regalandolo e sforzandosi al massimo per lasciare la Reggina nelle mani migliori, quelle appunto di Scali & company. Ma l’impellenza di determinate scadenze e i tempi molto stretti non hanno aiutato il buon esito dell’operazione, oltre alle problematiche di natura istituzionale, ambientale e mediatica di cui abbiamo ampiamente parlato nelle ultime settimane.

Per la Reggina, quindi, nuova corsa contro il tempo: 7 giorni da oggi per presentare regolare iscrizione al campionato di Lega Pro, che al momento è la cosa più importante. Tutto il resto poi si vedrà.

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