Grasso ha ribadito anche che il Comitato Addiopizzo “ha un effetto deterrente sulla mafia”. Il progetto lanciato dal comitato di compone di tre elementi strettamente legati tra loro. Una app, disponibile per smartphone e tablet, permetterà di individuare tramite geolocalizzazione tutti gli operatori economici iscritti ad Addiopizzo, cercandoli per categoria merceologica o per quartiere, distinguendoli anche per servizi alle imprese o al cliente. Una sorta di guida digitale al consumo critico, che si affianca a quella cartacea che periodicamente l’associazione distribuisce gratuitamente. L’app, inoltre, darà la possibilità di seguire il progetto per l’investimento collettivo, individuando i negozi convenzionati o accedendo all’area personale per votare il progetto preferito di restauro tra quello scelto su Piazza Magione e quello nel Parco della Favorita. Gli altri due strumenti sono pensati invece per i turisti. Il primo è una mappa di Palermo, stampata in due versioni, italiano-tedesco e italiano-inglese, con evidenziati i punti di interesse storico-artistico e le imprese pizzofree. Un modo per sensibilizzare anche i turisti alla pratica degli acquisti presso gli operatori eco. La seconda app, infine, pensata da Addiopizzo Travel, consentirà di visionare e prenotare le escursioni proposte dal tour operator, nato da una costola di Addiopizzo, e di scegliere la struttura ricettiva pizzo free più adatta alle esigenze di ciascun turista”.