Messina, i Laghi di Marinello diventano una discarica abusiva

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Il malcostume non muore mai: carcasse e copertoni insozzano il paesaggio

madonna nera tindariL’ennesima denuncia sul degrado in Provincia è stata intercettata e trasmessa da Striscia La Notizia, tramite l’inviata siciliana Stefania Petix. L’inchiesta del tg satirico ha investito frontalmente i Laghi di Marinello, una riserva naturale costituita nel 1958 che si estende nel messinese per 400 ettari.

La peculiarità di questo tratto è data dalla presenza di sette laghi, le cui acque vengono orientate dal cambio di marea: un “miracolo” che gli abitanti di Tindari attribuiscono alla Madonna Nera del celebre santuario. Maria, infatti, secondo il “cunto” popolare, avrebbe salvato coi laghetti un pargolo, precipitato dalle braccia della madre che vedendo la statua della Vergine esclamò stupefatta: “vinni di tanta luntana via pi vidiri na Madonna chiù nira i mia“.

Ebbene per gestire il sito sono stati stanziati finanziamenti importanti: nel solo 2013 la Regione ha erogato 4 milioni di euro per preservare l’area. Eppure, a dispetto delle premesse e del valore ambientale di questa realtà, i laghetti sono stati trasformati in discariche abusive a cielo aperto, ove è possibile rinvenire rifiuti di ogni tipo, dai copertoni delle auto alle carcasse di animali. Un affronto al paesaggio ed un insulto ai fedeli.

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