Storicamente, le persone affette da disturbi mentali si sono dovute confrontare non solo con gli impedimenti mentali e fisici legati alla malattia di base, ma anche con lo stigma, con gli atteggiamenti sociali negativi, l’isolamento e l’ostracismo che da sempre accompagnano questa categoria di disturbi. Numerose ricerche hanno ben documentato la presenza di atteggiamenti negativi ed di un alto grado di distanza sociale nei riguardi di persone con disabilità; tuttavia, la quota del rifiuto e dello stigma sociali variano nelle specifiche disabilità, creando un ordine gerarchico che è stato ben definito. Precisamente, il ritardo mentale e le malattie mentali si collocano all’estremo della gerarchia, risultando le tipologie di disabilità meno accettate socialmente. Oltre a ciò, l’atteggiamento negazionista che esclude la malattia mentale come entità clinica, e la ridimensiona a disagio sociali, scientificamente insostenibile, è piuttosto diffuso e viene alimentato attraverso una serie di fallacie logiche, imprecisioni semantiche e distorsioni cognitive.
Con queste premesse, la città si accinge ad ospitare un convegno importante, promosso e organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Messina diretta dal prof. Rocco Zoccali in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale di Messina e Reggio Calabria, diretti rispettivamente dai dottori Antonino Ciraolo e Michele Zoccali. Attraverso una disamina critica degli aspetti scientifici e sociali delle malattie mentali, si propone di suggerire i modi per poter ridurre lo stigma, il rifiuto e gli atteggiamenti sociali negativi, inclusa la negazione dei disturbi psichiatrici.
Il Convegno dal titolo: “Un giorno di ordinaria follia: La negazione della malattia mentale tra stigma e demagogia” è suddiviso in due sessioni:
Le sessioni saranno aperte dai Proff. Rocco Zoccali, Eugenio Aguglia e Daniele La Barbera. Sono previste le relazioni dei proff. Carlo Maggini, Liliana Dell’Osso, Massimo Di Giannantonio, Ferdinando di Orio, Alberto Siracusano, Emilio Sacchetti, Alessandro Rossi, Mario Amore, Marianna Gensabella e Maria Rosaria Muscatello.