Garanzia Giovani: “una boccata d’ossigeno per imprese e ragazzi”

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“In un contesto socio-economico allarmante, in cui la stragrande maggioranza dei giovani calabresi, non per scelta ma per necessità, decide di emigrare verso un futuro più speranzoso, mi sento di accogliere positivamente il progetto di Garanzia Giovani”. Lo afferma in una nota  Enzo Marra, Consigliere Comunale PD.

“E’ indubbio che non costituisce la risoluzione al problema asfissiante della disoccupazione, ma se non altro funge da tampone ad una necessità costante relativa al mondo giovanile, ormai troppe volte disilluso. Una piccola ma concreta possibilità per imprese e giovani di incontrarsi nelle rispettive esigenze, a costo zero e con  vantaggi non indifferenti. Avere la possibilità per sei o dodici mesi, di fare formazione con un rimborso di 400 euro mensili per giovani inoccupati non è una cosa di poco conto; e al contempo per le imprese è fondamentale avere in squadra una risorsa che, oltre a formarsi, può garantire 15 ore settimanali di lavoro. Il tutto non prevede l’obbligo di assunzione, ma qualora questo accadesse l’impresa stessa ne trarrebbe un vantaggio assoluto essendone abbondantemente sgravata da oneri fiscali. Per questo motivo voglio sottolineare l’importanza di enti di frmazione professionale come l’associazione “Nuove Idee” che, attraverso l’alta professionalità garantisce un servizio efficace di accompagnamento e di orientamento a giovani e imprese che vogliono usufruire da questo piccolo strumento chiamato Garanzia Giovani. Un modo per accorciare le distanze e lenire le difficoltà burocratiche per i giovani e soprattutto per imprese e associazioni, le quali stanno guardando con ottimismo a questa iniziativa. Il mio non vuole essere un proclama, lungi da me; anzi, sono fermamente convinto che lo Stato, in tutte le sue forme istituzionali dovrebbe garantire altri processi di inserimento nel mondo lavorativo, che abbiano più efficacia e più tempestività. Perchè uno Stato che non riesce a garantire un livello occupazionale adeguato, non può definirsi tale”.

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