Family day, il confine tra la libertà e i talebani

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Ieri a Roma il Family day: le polemiche dopo le dichiarazioni di Sebi Romeo su facebook, ma…

di Kirieleison – Ieri c’è stato il family day.  Una manifestazione  a favore  della “famiglia tradizionale”. Un esponente del PD reggino ha etichettato la manifestazione come “vergognosa, incivile e medioevale“,  suscitando polemiche tra i benpensanti. Personalmente credo che sarebbe stato meglio se l’esponente PD avesse affermato che la manifestazione è stata invece “civile, legittima, ma assolutamente irrispettosa dei diritti altrui, miope,  anacronistica,  talebana e infine  ipocrita”. E ciò per i seguenti motivi:

Civile in quanto si è svolta pacificamente.

Legittima perché ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, a parole, a mezzo stampa e con manifestazioni, così come ogni altra persona ha anche il diritto di trarne le proprie valutazione e di esprimerle come crede, come qui stiamo facendo.

Tuttavia irrispettosa dei diritti altrui in quanto le leggi sulle unioni civili non impongono a nessuno di convivere con un amico dello stesso sesso o di sposarlo; invece consentono a chi lo desidera di poterlo fare. E tutto ciò  senza  ledere alcun diritto altrui.

Miope, perché le  unioni civili e i matrimoni tra gay sono ormai consentiti in quasi tutti paesi civili.

Anacronistica, perché la Società, volenti o nolenti, è soggetta a cambiamenti, anche importanti e senza di questi non vi sarebbe evoluzione.  Basti pensare che fino a pochi decenni fa  se una coppia conviveva senza essere sposata era additata al pubblico ludibrio e i loro figli erano sottoposti a continue discriminazioni. E ciò perché quella gente era rea di non  far parte di una  “famiglia tradizionale”. Per non parlare del delitto d’onore (in vigore nel nostro codice) per cui  un marito poteva uccidere, praticamente liberamente, la moglie infedele. E sempre in nome della famiglia tradizionale.

Talebana, perché solo i talebani (e  i loro emuli nostrani) pretendono di dettare le regole sociali a dispetto dei tempi e delle libertà civili.

Infine Ipocrita, in quanto chi pretende di parlare di moralità, come la storia ci ha insegnato, farebbe spesso meglio a guardare prima in casa propria.

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