Dieta mediterranea ed Expo 2015, la polemica sulla Regione Calabria continua

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dieta_mediterranea“Un interlocutore astratto, senza né nomi né cognomi. Addirittura un intero ente, una struttura che pare abbia magicamente acquisito capacità di parola. A proposito di smentite, mi verrebbe da dire: ma la Regione chi? Ho l’impressione che qualcuno utilizzi il profilo indefinito per giustificare scivoloni e brutte figure, dico ciò perché i media e i quotidiani online che riportano la notizia del gemellaggio tra Lombardia e Campania, che affida a quest’ultima il ruolo di capofila per la promozione della dieta mediterranea, registrano la presenza della Regione Calabria, senza guarda caso, nemmeno in tale circostanza, identificare i rappresentanti istituzionali presenti“. Con queste parole il coordinatore provinciale Ncd Alfonso Grillo replica alla Regione, da lui tirata in ballo di recente in merito alla Dieta mediterranea e all’Expo . “Il fatto – dice –, salvo dimostrazioni avverse, per me resta questo: la Calabria ha affidato alla Campania il compito di valorizzare e promuovere all’Expo 2015 la “Dieta mediterranea”, cosa che avrebbe dovuto fare la nostra regione, avendo ottenuto dall’Unesco, durante il governo regionale di centrodestra, per la Dieta mediterranea e per i prodotti gastronomici della nostra terra,  un’attenzione particolare. La Regione, entità – ribadisce – astratta, dimostra di non aver letto la legge 45 approvata nel 2013 altrimenti non gli sarebbe sfuggito quanto riportato all’art. 2, dove si parla di pubblicizzare la dieta mediterranea di riferimento all’interno dello “Spazio Calabria” nell’ambito dell’Expo Internazionale Milano 2015, e all’art. 3 in cui si prevede l’istituzione di una Fondazione sul tema, con attività da compiere a partire dall’1 gennaio 2015. Ricordo alla “Regione Calabria” che le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale si sono tenute nel 2014. Se la Fondazione al momento è ferma lo si deve quindi a chi non ha ottemperato a quanto previsto dalla legge nel termine fissato, non a chi la legge l’ha proposta. Ricordo infatti ancora alla Regione, e al suo governatore, che alla guida dell’ente è subentrata un’altra amministrazione, in carica già da novembre 2014, la quale, chissà, forse ha dimenticato questo passaggio. Ma qualche rilievo – prosegue Grillodevo farlo anch’io, perché è pensiero comune che la regione all’Expo non sia degnamente rappresentata. È stato detto tutto, che il padiglione è “triste”, l’immagine offerta “miserabile”, che mancano i nostri prodotti tipici, che rispetto alle altre regioni la nostra sembra non esistere. E perciò mi chiedo: perché non ci si preoccupa della brutta figura che a livello internazionale si sta facendo nell’esposizione universale? Saremmo tutti felici, se l’immagine offerta fosse un’altra. Ma questa è la condizione attuale e, a dire il vero, io – conclude – non me ne stupisco“.

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