Striscia la notizia, Procura scopre un servizo falso di Fabio e Mingo

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Fabio e Mingo: “siamo sconcertati dagli atteggiamenti ostili che stiamo riscontrando attraverso la stampa”

“Siamo sconcertati dagli atteggiamenti ostili che stiamo riscontrando attraverso la stampa. Per ben diciannove anni abbiamo collaborato fedelmente dando il massimo della nostra professionalità nel rispetto di ogni indicazione ricevuta, anche se non sempre condivisa. Quando le autorità competenti riterranno utile ascoltarci risponderemo con lealtà e serenità. Siamo i primi a voler conoscere le fila di questa assurda vicenda nella quale ci si vuole coinvolgere”. Lo affermano in una dichiarazione Fabio e Mingo, i due ex inviati pugliesi di Striscia la Notizia, al centro dell’inchiesta della procura di Bari su un paio di servizi ‘artefatti’ per i quali si ipotizza il reato di truffa. Ad accorgersi che era falso un servizio di Fabio e Mingo per Striscia la notizia è stata la Procura di Bari. Lo scrive Repubblica. Il pm Isabella Ginefra ha inviato all’inizio di aprile a Mediaset una richiesta di acquisizione di informazioni dopo la messa in onda di un servizio su un finto avvocato. Dagli accertamenti è emerso che si trattava di un attore. Mediaset ha quindi proceduto a sospendere i due inviati (interrompendo poi il contratto) e a presentare due denunce per truffa.

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