Messina, Provincia Regionale: da luglio senza stipendi? I sindacati invocano chiarezza

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Pare proprio di essere arrivati alla fine delle Province siciliane, ma soprattutto, dei dipendenti e delle loro famiglie.

Da notizie diffuse con un tam tam tra i dipendenti della ex Provincia regionale di Messina, è partito l’allarme che riguarda la garanzia nel pagamento degli stipendi già dal prossimo mese di luglio. Si stanno tenendo, in queste ore, una serie di incontri tra le organizzazioni sindacali, i dirigenti e il Commissario straordinario Filippo Romano al fine di scongiurare il pericolo della sospensione nel pagamento degli stipendi.

A questo scopo, è stato concordato con lo stesso Commissario straordinario, un incontro con tutti i dipendenti allo scopo di fornire loro una legittima, completa, informazione in merito allo stato di disponibilità finanziaria e delle iniziative che dovranno essere assunte per un’immediata richiesta di copertura alla Regione Siciliana.

Nel corso dell’incontro, che avrà luogo nell’Aula Consiliare di Palazzo dei Leoni lunedi 25 maggio alle ore 9,30, i dipendenti saranno, inoltre, informati sullo stato del procedimento concernente la nuova proposta di legge di riforma organica degli Enti intermedi, che dovranno succedere alle ex Province regionali. Una riforma che giace in Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana, ancora in attesa di deliberazione della Commissione Parlamentare ed in attesa di una sollecita iscrizione per l’esame dell’Aula, che dovrebbe, finalmente, approvarla, ponendo fine ad una transizione che dura ormai da due anni.

Frattanto la città di Messina, già disperata per un altissimo livello di disoccupazione ed un’economia terzomondista, rischia di perdere altri 1100 posti di lavoro, così ripartiti: 1000 dipendenti di ruolo con anzianità media di 25-35 anni e 100 lavoratori a contratto già noti come (ma non più) giovani articolisti con quasi 20 anni di servizio.

Pablo Sterni

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