I sindacati sul piede di guerra: “così l’assunzione non ha senso”
La Cgil, nella persona di Clara Crocè, ha manifestato la propria ostilità all’Amministrazione, dichiarandosi indisponibile a sottoscrivere il riconoscimento di “nuove sacche di povertà“: “I sindaci con giacca e cravatta di altri Comuni, pur di salvaguardare il personale precario, hanno assunto decisioni in controtendenza – ha ribadito la sindacalista – e non basta indossare una maglietta per essere rivoluzionari. Anche questa volta Accorinti ha perso l’opportunità di guidare la protesta di tutti i sindaci della provincia di Messina nei confronti del governo nazionale e regionale per chiedere misure urgenti per i lavoratori che devono assicurare i servizi alla collettività“. Sulla stessa lunghezza d’onda la Cisl: Calogero Emanuele, rappresentante di categoria, ha chiesto la rivisitazione dell’atto , con una reale immissione in ruolo di 193 effettivi entro il 2015 e di altri 96 dipendenti entro il 2016.