Purtroppo però la realtà è un’altra, ne sa qualcosa M.C. studentessa dodicenne della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo di Torregrotta, affetta da una patologia mentale rara, a cui è stato negato il diritto di partecipare ad una gara sportiva svoltasi a Marina di Ragusa lo scorso 8 e il 9 Maggio semplicemente perché DISABILE.
La famiglia all’inizio dell’anno scolastico corrente dietro sollecito dei docenti, avrebbe autorizzato l’inserimento della figlia nel team di rugby della scuola, inconsapevoli che da lì a breve sarebbero stati vittima di una forte ingiustizia. Infatti l’8 e il 9 maggio, mentre tutti i compagni gareggiavano e si divertivano all’Athena Resort” di Marina di Ragusa M. era a casa “trattenuta da una menzogna”. Sapeva di questo evento fuori porta, ha contato i giorni e ancora una volta, in quest’occasione, avrebbe potuto far emergere le sue armi vincenti : fortissima voglia di socializzare , trasmettere entusiasmo e vitalità.
Ma non finisce qui, l’amarezza e la doppia delusione sopraggiunge quando, i presunti tutori dell’istruzione e dell’educazione, invece di condannare questo incredula e immotivata esclusione, messa in atto dagli organizzatori della competizione, propongono di inserire la ragazza nell’attività come normodotata, non garantendole così le dovute assistenze che inizialmente sarebbero spettate alla madre- accompagnatrice.
Nessuna gara per M., nessuna gita , nessuno dalla sua parte, nessun diritto, nessun obiettivo di integrazione raggiunto. Colpa delle tante iniziative che si organizzano a sostegno della disabilità o semplicemente colpa dell’egoismo umano propenso sempre e comunque all’esclusione e non all’inclusione???
Riflettiamoci sdegnadoci !!