Calcioscommesse, spuntano anche Reggina e Messina ma per ora solo in modo marginale: non sono neanche indagate

StrettoWeb

Spunta anche il nome di Reggina e Messina negli approfondimenti degli inquirenti sul nuovo scandalo calcioscommesse, ma si tratta di un coinvolgimento al momento estremamente marginale per entrambe le squadre dello Stretto

Spuntano anche Reggina e Messina nel secondo filone di indagini nato ieri dalla maxi-operazione “Dirty Soccer” che lunedì ha sconvolto il calcio italiano con 120 tra arrestati e indagati, tutti calciatori e dirigenti di società di Lega Pro e serie D. Anche le due squadre dello Stretto, che la prossima settimana si scontreranno in una doppia sfida-spareggio ai playout, si vedono quindi coinvolgere in questa nuova vicenda proprio nel giorno in cui il CONI ha ufficializzato la restituzione di 2 punti di penalizzazione alla Reggina e quindi la certezza di disputare il derby ai playout.

E’ bene precisare subito che la Reggina e il Messina non sono neanche tra le indagate dell’inchiesta, e che non c’è neanche un nome tra i tesserati dei due club dello Stretto ad essere coinvolto in modo diretto nella vicenda, ne’ tra gli arrestati, ne’ tra gli indagati. Le sedi delle due società non sono state perquisite e controllate, come invece accaduto per altri club che sono invischiati fino al collo in questa brutta storia di mafia e illecito sportivo.

Il nome di Reggina e Messina è spuntato oggi con esclusivo riferimento a due partite (Reggina-Benevento 0-2 del 29 novembre 2014 e Salernitana-Messina 1-0 del 21 dicembre 2014) che vedono coinvolte, appunto, il Benevento e la Salernitana, da ieri al centro di accertamenti sulla vicenda nel suo secondo filone nato dalle analisi degli inquirenti che stanno ricostruendo i contatti e la dinamica delle combine costruendo un vero e proprio puzzle i cui pezzi ancora non sono assolutamente completi.

Reggina e Messina, al momento, sono coinvolte in modo molto marginale, senza alcuna accusa di illecito ne’ ai dirigenti ne’ ai calciatori delle due squadre, ma soltanto perché alcune tra le partite incriminate di Benevento e Salernitana, erano quelle contro Reggina e Messina. Altrettanto lapalissiano è, però, che per orchestrare la combine di una partita per forza di cose ci devono essere contatti tra persone di entrambe le squadre coinvolte, quindi evidentemente gli investigatori stanno cercando di ricostruire se in quelle due partite (entrambe perse da Messina e Reggina) sia accaduto qualcosa di strano.

Al momento, le squadre finite al centro dell’inchiesta sono addirittura 40, di cui 24 di Lega Pro e 10 del girone C di Lega Pro. Ma quelle coinvolte in modo diretto, con arresti, indagini e perquisizioni serrate, rimangono (per la Lega Pro) Savona, Monza, Torres, L’Aquila, Santarcangelo, Pro Patria, Catanzaro, Barletta, Vigor Lamezia. Ovviamente è ancora presto per immaginare le conseguenze di queste indagini sulla giustizia sportiva, l’indagine è ancora in corso e si sta estendendo a macchia d’olio. E’ bene, quindi, attendere tutti gli ulteriori sviluppi attesi nei prossimi giorni.

Intanto ci sono due storici derby da disputare, e a scanso di ogni sospetto almeno per la doppia sfida della prossima settimana, vuoi per la posta in palio o anche per le scintille che già sibilano tra le due sponde dello Stretto a partire dai tesserati dei due club, saranno due partite assolutamente vere ed estremamente combattute. Poi, che sarà una calda estate lo sapevamo già, a prescindere dallo scandalo calcioscommesse: il futuro di Reggina e Messina passa prima di tutto dalle novità societarie che avranno ulteriori sviluppi nel mese di giugno rispetto a quanto già dettagliatamente illustrato nei giorni scorsi. Anche in questo caso dopo i due derby-playout.

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