Sicilia, caos alla Regione: sette franchi tiratori impallinano Crocetta. Affossata la riforma delle Province

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Dai banchi dell’opposizione urla e sfottò contro il Governatore: “adesso tutti a casa”

Doveva essere il fiore all’occhiello dell’Amministrazione regionale invece rischia di trasformarsi nella personale Waterloo di Crocetta: il disegno sulle Province, che la maggioranza avrebbe dovuto sostenere in modo compatto, è stato affossato all’Ars sin dal primo articolo, allorquando è passato un emendamento delle opposizioni con voto segreto, grazie all’ausilio di 7 franchi tiratori.

Immediatamente, in aula, gli esponenti dell’opposizione sono insorti denunciando l’inconsistenza politica della Giunta. Levando un coro contro Crocetta, hanno così rumorosamente invitato l’Esecutivo regionale alle dimissioni.

Foto LaPresse

Il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, ha esortato la maggioranza ad aprire una riflessione seria su quanto avvenuto: “ci si deve guardare negli occhi – ha detto il numero uno dei dem – e ognuno si deve assumere le sue responsabilità”. Più duro ancora il commento del parlamentare Fabrizio Ferrandelli, affidato al cinguettio di Twitter: “navighiamo a vista e brancoliamo nel buio,  lo ripeto, siamo ai titoli di coda“.

Per Roberto Di Mauro (PdS-Mpa) la bocciatura dev’essere considerata un dato prettamente politico. “La verità – secondo il deputato regionale – è che ancora una volta si è consumato uno scontro pesantissimo fra il Presidente Crocetta e quella parte del PD che vorrebbe mantenere in vita le Provincie in vista della tornata elettorale, magari offrendo e promettendo tanti posti di sottogoverno ed incarichi di secondo livello“.

E se Enzo Fontana (Ncd) sottolinea la fragilità e l’irresponsabilità di Crocetta, Nello Musumeci addita l’ennesima brutta figura del Presidente della Regione: “La legge dei finti riformisti, che da due anni doveva abolire le Province e fare risparmiare denaro pubblico, era solo un bluff“.

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Crocetta al termine della seduta ha avuto un colloquio a muso duro con Ardizzone e con Antonello Cracolici, già presidente della prima commissione. Al termine dello stesso, fermandosi innanzi ai giornalisti, Crocetta ha parlato di una situazione allucinante, di una Regione che qualcuno vuole relegare a trincea della conservazione: “le province sono state abolite in tutta Italia e lo Statuto speciale deve servire ad accelerare le riforme, non a rallentarle” ha affermato il leader del Megafono. Poi la stilettata finale: “spero che qualche accanito critico, prenda atto dello iato profondo che c’è tra la richiesta che viene dalla società rappresentata dalla proposta fatta dal Governo e una parte del Parlamento che non vuole cambiare nulla, per impedire che ci sia quel processo di sviluppo e crescita che la Sicilia merita. E’ una pagina brutta della storia di un Parlamento che negli ultimi due anni ha mostrato coraggio nel cambiamento e che in questo caso – ha concluso il Governatore – vuole mantenere enti intrisi di sprechi. Concordo con il segretario Raciti, occorre subito un vertice di maggioranza”.

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