Reggio: le Muse e l’archivio di stato organizzano un’iniziativa per gli Stati Generali della Cultura

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In occasione degli Stati generali della Cultura il “Laboratorio delle Arti e delle Lettere – Le Muse” e “L’Archivio di Stato di Reggio Calabria” hanno organizzato un importante evento culturale collegato alla storia della moda e del costume. Venerdi 24 aprile 2015 alle ore 17,30 si terrà in alcuni ambienti di Palazzo Muscari Tomajoli già Casa Scordino, residenza ubicata in via Fra Gesualdo Melacrino’, 18 nei pressi di Piazza S. Agostino, la mostra “Il tempo del Bel vestire – aspetti di moda e costume dalla Belle Epoque agli anni trenta”. Tale idea ricordano Mirella Marra – direttrice Archivio di Stato e Giuseppe Livoti – presidente Muse, è nata dalla consapevolezza di far fruire strutture costruite dopo il terremoto del 1908 e di consegnare alla città un momento storico, uno fruitivo insieme a collegamenti inediti con percorsi dedicati alla moda ed alla merceologia tra fine ‘800 e ‘900. Una fattiva sinergia tra i due rappresentanti del mondo istituzionale e del mondo culturale reggino che in questa occasione, uniscono le loro esperienze, rivitalizzando un inedito contesto espositivo al centro della città. Sarà così possibile vedere in quella che fu la casa d’abitazione Scordino, costruita dallo studio Zerbi Pertini e Marzatz negli anni della Reggio eclettica, abiti ed accessori, in prestito per l’occasione e appartenuti all’importante Collezione Pietrogrande – Manganella ed in particolare alla nobil donna Teresa Volpe Bondi. Modelli esclusivi acquistati a suo tempo anche ai “Grands Magasins de Nouveatès a Saint Ioseph” di Parigi, abiti da giorno, abiti da sera, biancheria femminile, preziosi ricami realizzati nel Laboratorio Alfonsi ad Este (Padova), eleganti accessori quali ventagli e occhiali da teatro, costituiscono parte di un itinerario volto a raccontare l’evoluzione della moda tra fine ottocento e primi novecento, insieme a documenti d’epoca come “Mani di fata”, riviste esposte per la prima volta ed in “procedura di dono” per l’Archivio di Stato. Oltre alla sezione dedicata alla storia del costume e quindi della moda, il Cortile dell’edificio, ospiterà pregiati tessuti che riassumono l’evoluzione della tessitura nel nostro territorio, dal baco da seta alle fibre di ginestra, dai lini alle canape. Le varie realizzazioni sono state ricostruite dalla prof.ssa Antonella Laganà – docente di tessuto ed esperta del patrimonio decorativo tessile della Calabria. Inoltre vari decori hanno ripreso a vivere dopo la rivisitazione al telaio, in base ai racconti delle donne dell’area ionica reggina. Sarà così possibile vedere repertori iconografici quali mattunarico, fricazzaneddu, stella, occhio di bue, lavoro alla noce, rosa di malta. La serata inaugurale sarà alle ore 17,30 con la presentazione di Mirella Marra – direttore archivio e Giuseppe Livoti – critico d’arte . Vari i momenti scanditi dalla importante partecipazione del Coro delle Muse diretto dal Maestro Enza Cuzzola che eseguirà varie arie musicali. La mostra sarà possibile visitarla sabato dalle ore 10 alle ore 13 e nel pomeriggio dalle ore 16 alle ore 21 e domenica dalle ore 10 alle ore 13 e nel pomeriggio dalle ore 16 alle ore 20, mentre da lunedi 27 proseguirà presso le sale della sede dell’Archivio in via Casalotto.

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