Reggina-Ischia 0-1, “Game Over” sempre più vicino: adesso serve davvero un miracolo

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Reggina sconfitta in casa dall’Ischia che adesso è vicinissimo ai playout, amaranto sempre più soli e staccati in fondo alla classifica

Novantotto minuti sono bastati per rovinare tutto. Per rovinare i buoni auspici della vigilia, per rovinare la Pasqua, per compromettere definitivamente il campionato e probabilmente anche il futuro della società. Il prossimo anno Reggio Calabria rischia di rimanere senza calcio. Non in Lega Pro, non in serie D. Senza calcio, senza una squadra che ne rappresenti i colori in qualsiasi categoria.

Adesso per evitare la retrocessione sul campo (e quindi lasciare aperto qualche spiraglio sulla futura sopravvivenza del club) serve un miracolo: a cinque partite dalla fine, la Reggina si trova lontanissima dal penultimo posto che significa playout. Oggi pomeriggio al Granillo la sconfitta 0-1 contro l’Ischia non ha scusanti. Che l’Ischia sia stato poca cosa, che abbia fatto un solo tiro in porta, è semmai un aggravante delle responsabilità amaranto. Le speranze della Reggina si sono infrante sul palo colpito da Alessio Viola al decimo minuto. Poi anche gli amaranto sono stati evanescenti, una delle partite più brutte della stagione e se giochi male ma poi vinci in partite in cui contano solo i punti ci può anche stare, ma se non riesci mai ad essere pericoloso nell’area di rigore avversaria è un peccato mortale. Senza Cirillo in campo è mancato lo spirito delle ultime partite, è mancato il cuore che aveva spinto questi ragazzi oltre l’ostacolo e probabilmente anche oltre le loro possibilità.

Lasciano senza parole le scelte di Alberti che con la squadra sotto di un gol ha aspettato quasi lo scadere per mandare in campo Di Michele e Masini, mentre come primo cambio ha deciso di togliere Viola con la squadra in svantaggio tra i mugugni del pubblico.

A questo bisogna aggiungere l’ennesima prestazione buia di Camilleri, uscito tra i fischi del pubblico, e un disastroso Armellino che in mezzo al campo ha perso almeno 10 palloni lui che di solito ci mette il cuore e si impegna a recuperarne più degli altri, e al 95° è sembrato quasi volontariamente indietreggiare il capo su assist di Balistreri quando sarebbe bastato sfiorare il pallone per fare gol.

Inutile focalizzarsi poi sulle giocate di Di Michele che una volta entrato in campo è riuscito a rubarsi il pallone da solo un paio di volte in area di rigore, rimediando poi un giallo per un fallo inutile e sconsiderato a ridosso della bandierina facendo un triplo favore agli avversari.

Reggina sconfitta e sempre più in fondo alla classifica. Che non ci dicano, almeno stavolta, che la colpa è della stampa e dei tifosi: ce l’abbiamo messa tutta nelle ultime settimane sugli spalti e sui giornali, qualcuno non ha fatto altrettanto però in campo e al Sant’Agata.

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