Palermo: la società Italo Belga pronta a chiedere risarcimento a Comune

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L’estate è alle porte e si profila una nuova guerra delle cabine a Mondello tra il comune di Palermo e la società Italo Belga, che da anni gestisce tre lidi sulla spiaggia. La società, infatti, è pronta a chiedere un risarcimento per il danno economico e d’immagine subito dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco Leoluca Orlando in commissione Ambiente e Territorio all’Ars sull’applicazione alle clausole di salvaguardia previste dal piano di utilizzazione del demanio marittimo (Pdum) con il conseguente stop alle cabine a Mondello. “Fare questo mestiere è difficile e rischioso. Sembra di rivedere lo stesso film dell’anno scorso. Sono stupito meravigliato, scocciato e stanco – ha detto l’ad della Modello Italo Belga Gianni Castellucci, in conferenza stampa in un hotel a Mondello – Abbiamo subito un danno nel 2014. Temiamo di subire un ulteriore danno quest’anno. La pazienza ha un limite. Abbiamo scritto una lettera al comune perché ci sembra di rivivere un film già visto. Lo scorso anno il tribunale ci ha dato ragione, questo atteggiamento è incomprensibile”. Castellucci è certo che anche quest’estate le 750 cabine che la società affitta saranno montate sulla spiaggia. “Abbiamo una concessione che scade nel 2020 e vogliamo che venga rispettata – ha aggiunto – dopodomani sui giornali saranno pubblicati i tariffari della campagna abbonamenti, che partirà il 9 aprile”. Per il legale della Mondello Italo Belga Carlo Comande’: “fare appello alle clausole di salvaguardia’ è quanto mai improprio”. “La legge che ha introdotto il Pdum – ha sottolineato Comande’ – non contempla clausole di salvaguardia, il comune ha proposto di inserirle nel Pdum ma il piano non è ancora stato approvato dalla Regione; e poi non possono essere applicate ai concessionari che operano in regime di proroga: la concessione sul demanio di cui dispone la società Modello Italo Belga scade nel 2020”.

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