Reggio, gli ingegneri ricordano Nino Romeo a un anno dalla sua morte

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Un anno fa veniva a mancare l’ing. Nino Romeo, stimato professionista e grande appassionato di calcio. Aveva progettato lo stadio Granillo più bello, che poi però non è stato realizzato…

di Saverio Spinelli – Si è svolto ieri a Reggio  un incontro di calcio organizzato dagli ingegneri della provincia di Reggio  per commemorare il collega Nino Romeo, nel primo anniversario della sua scomparsa esattamente un anno fa. Il “Memorial Nino Romeo” è stato disputato nel campo principale del complesso sportivo di Viale Messina ed ha visto, come protagonisti, due squadre composte dai compagni di tanti incontri di calcio disputati insieme e,  come spettatori,   i tanti amici che gli sono stati vicini negli ultimi giorni della sua esistenza; tutti accomunati dal rimpianto che lui non ci sia più.

Perché proprio una partita di calcio per commemorare uno dei migliori e più onesti professionisti che ha avuto la città di Reggio?

Facciamo un passo indietro nel tempo.

Circa trent’anni fa gli ingegneri della provincia reggina organizzarono un quadrangolare di calcio tra colleghi. Le squadre erano: Reggio Sud, Reggio Nord, Jonica e Tirrenica. Successivamente, durante l’annuale convegno nazionale dell’ordine degli ingegneri, i professionisti reggini avanzarono la proposta di organizzare un torneo che coinvolgesse tutti gli ordini provinciali che fossero stati in grado di allestire una squadra. Il primo torneo nazionale ebbe un grande successo, al di là di ogni aspettativa e, da allora, ogni  meeting nazionale degli ingegneri viene corredato dal torneo di calcio. In breve, i successo in termini di partecipazione divenne tale che, da un certo punto in poi, per poter accedere al torneo si resero necessari gironi di qualificazione, facendo maturare il dubbio tra gli ingegneri se la manifestazione principale fosse  il convegno nazionale o il torneo di calcio.

Orbene, a capo di quei reggini che “inventarono” il torneo di calcio dell’ordine nazionale degli ingegneri c’era proprio Nino Romeo.

Nino Romeo, da sempre appassionato di calcio aveva anche un passato da calciatore. Aveva infatti giocato in campionati minori durante gli anni di studio all’Università di Roma, città in cui  aveva conosciuto quella che sarebbe diventata poi sua moglie, Vera, che ha fatto da madrina al memorial.

La sua passione per il calcio lo aveva portato anche a realizzare, a spese proprie, il progetto per un bellissimo stadio che sostituisse il vecchio Comunale di Reggio Calabria; progetto che poi donò al Comune. E, sempre a spese proprie, per mesi andò e venne da Roma per fare ottenere il finanziamento per la sua costruzione attraverso il Credito Sportivo del CONI. Purtroppo lo stadio che fu poi costruito è lo scempio che tutti conoscono. Ma non fu certo colpa di Nino Romeo che, nella realizzazione del nuovo stadio, non ebbe alcun incarico. E nemmeno un grazie.

Gli amici hanno voluto ricordare Nino Romeo, capitano della squadra reggina e presidente del torneo nazionale, in questo modo,  in una occasione di festa. Una giornata di festa in cui  la commozione non poteva non essere tuttavia presente, come di fatto lo è stata. Per la cronaca, le due squadre che si sono fronteggiate erano costituite  da “ingegneri giovani” e ingegneri anziani”. Questi ultimi, per la verità, avevano preferito presentarsi però come “diversamente giovani”. Ed hanno vinto 3-1.

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