Messina, morì giovedì scorso: familiari di un edicolante denunciano il caso di malasanità

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La vittima è Simone Picciolo, 72enne colpito da un’insufficienza renale

L’ennesimo caso presunto di malasanità è stato portato sotto i riflettori dai familiari di un edicolante: si tratta di Simone Picciolo, anni 72, messinese che da tempo lavorava a Piraino. La sua morte, avvenuta all’ospedale Papardo la notte del 23 aprile scorso, ha destato profondo sconcerto fra i parenti: dopo il viaggio in ambulanza per arrivare all’Ospedale di Patti, causato da un malessere che gli impediva di urinare, all’uomo era stata riscontrata un’insufficienza renale per un probabile tumore al fegato. Probabile, sì, perché nella struttura sanitaria provinciale le cause non potevano essere vagliate con certezza. Nonostante le rassicurazioni del caso, il trasferimento che doveva essere disposto presso una struttura attrezzata tardava ad arrivare, così Picciolo firmò volontariamente le dimissioni per recarsi la mattina seguente nel nosocomio della zona Nord. Terminata l’accettazione verso le 13, l’uomo – cui era stato assegnato un codice giallo – è rimasto in attesa fino alle 17.30. Alle 3.30 ne è stata comunicata la dipartita. Da qui la decisione dei parenti di rivolgersi all’autorità giudiziaria per acclarare eventuali atti d’imperizia o negligenza che avrebbero in qualche modo cagionato la morte del proprio congiunto.

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